Vita dura per gli automobilisti con il vizio di correre. Sull'autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria al via il nuovo sistema di rilevamento elettronico della velocità media e istantanea.

Il nuovo Sistema sarà in funzione non solo sulla nuova A3  ma anche  sulla SS145 Sorrentina nelle province di Napoli e Salerno e  funzionerà anche di notte, con pioggia o nebbia. “Vergilius” entrato in vigore da oggi, sarà gestito dal Servizio Polizia Stradale, grazie ad un accordo sottoscritto con Anas. Una messa in funzione in tempo utile per la piena efficienza nel corso del prossimo esodo estivo 2014, per potenziare l’attività di controllo della circolazione stradale, necessario per il contenimento degli infortuni e l’accertamento delle violazioni ai limiti di velocità.

Con il nuovo sistema le auto vengono riprese dalle telecamere montate sui portali, identificando la targa in entrata e in uscita dal tratto sorvegliato. Se la velocità media risulta superiore ai 130 km all'ora, massimo consentito sulle statali il "cervellone" della Polizia stradale invierà in automatico il verbale a casa del trasgressore, lo stesso accadrà se la sua auto passerà sotto il portale superando il limite previsto, con una tolleranza ammessa del 5 per cento.

Domenica 20 luglio 2014 ore 20.00 circa  a Corbara  è di scena la secolare calata dell’Angelo. Come impone la tradizione, la terza domenica di luglio, si svolge al Borgo Sala la tradizionale rievocazione. Un figurante, vestito da angelo, sospeso in un cerchio d'acciaio, viene calato lungo una teleferica che parte dal sagrato della chiesa di Sant'Erasmo, ora Eremo, e termina un centinaio di metri a valle, coprendo un dislivello di circa 150 metri.

Lungo la discesa, l'angelo viene fermato per tredici volte, per consentirgli d'intonare "a fronna" gli stornelli di un canto di devozione a Sant'Erasmo, San Bartolomeo patrono di Corbara ed alla Madonna Regina del Rosario. La rappresentazione sacra nasce dagli strumenti del lavoro dei taglialegna, che storicamente hanno sempre abitato il Borgo Sala.

Usando le teleferiche con le quali da secoli portano la legna a valle, professano la loro devozione al Santo ricordando, con la Calata dell'Angelo, il salvataggio del vescovo Erasmo dalla prigionia e dal martirio compiuto da un Angelo inviato dal Signore.