Angri: divieto di sosta e di transito in via Ten. Fontanella e via M. Caputo
Il comando della polizia locale ha disposto il divieto di sosta e di transito, per auto e pedoni, in via Tenente Fontanella e via Maddalena Caputo, e il senso unico di marcia in via Tenente Smaldone, fino a martedi 14 febbraio.
L'ordinanza sindacale per la tutela della pubblica e privata incolumità si è resa necessaria, in seguito ai lavori di messa in sicurezza di un immobile fatiscente, che hanno richiesto lo sgombero di diciassette famiglie a scopo precauzionale.
Ennesima rapina ad Angri: "occorre maggiore controllo sul territorio"
Un’altra rapina fa scattare l’allarme: gli operatori del commercio chiedono più controlli e maggiore presenza degli organi preposti alla sicurezza
(Riceviamo e Pubblichiamo) Ennesimo episodio di violenza ad Angri. Sono all’ordine del giorno i casi di microcriminalità riscontrati sul nostro territorio. Stavolta a farne le spese una giovane commessa impiegata in uno dei tanti negozi del centro cittadino. La sventurata stava rientrando a casa dopo una giornata di lavoro quando in via Maddalena Caputo, praticamente alle spalle della Chiesa della Madonna dell’Annunziata, è stata avvicinata da un malvivente che pistola alla mano le ha intimato di consegnargli tutto ciò in suo possesso. Viva preoccupazione nell’animo di tutti i cittadini, visto che fino a qualche anno fa Angri sembrava un’isola felice, dove la violenza era praticamente assente e veniva additata come un piccolo paradiso nell’agro.
“C’è bisogno di un maggiore e puntuale servizio di controllo sul territorio , oltre a quello che già viene svolto dagli organi preposti – dichiara il Presidente Confesercenti Aldo Severino – non possiamo permettere che, per tornare a casa, chi è costretto a fare strade un poco isolate, rischi di perdere ciò che ha con tanta fatica guadagnato.” Stigmatizzando un’opinione diffusa, il numero uno cittadino dell’associazione di categoria, chiede che si dia più importanza alla sicurezza dei residenti piuttosto che a fare multe.
“Non vi è dubbio che bisogna porre attenzione all’applicazione del codice della strada, ma ciò non toglie che è evidente come in questi mesi, anni di crisi, si è accentuato il ricorso alla violenza per sbarcare il lunario, e quindi le forze dell’ordine hanno il dovere di adeguarsi e di intensificare i controlli sul territorio.” Il Presidente conclude con un invito a tutti i cittadini ed in particolare ai commercianti: “Prestiamo molta attenzione a ciò che ci circonda, non lasciamo passare comportamenti sospetti o poco chiari, è nostro diritto/dovere allertare chi di competenza. Non è tempo di prendere alla leggera quello che succede intorno a noi. Lo stesso invito lo estendo alle forze dell’ordine, affinché prendano sul serio il grido di allarme di una cittadina che soffre oltre la morsa della crisi e del freddo anche quella della violenza criminale.”
Confesercenti Angri
Continua a cambiare il volto di Angri
Angri continua a cambiare volto, passando per via Maddalena Caputo, angolo con via Annunziata (alle Spalle della Chiesa dell'Annunziata) , salta subito agli occhi un cambiamento impressionante, il vecchio ingresso della proprietà del Generale Perris (tuttora proprietà di privati) non esiste più, l'arco "con targa datata 1896" (foto) completamente abbattutto, una nuova fisionomia per una delle strade più antiche di Angri, e sicuramente, allo stesso tempo, una delle zone più da rimodernare.
Angresi nella Storia: chi era il Generale e Senatore Carlo Perris
Il Generale Carlo Perris naque ad Angri il 28 ottobre del 1869 da Roberto Perris e Concetta di Lorenzo e visse nei pressi di Piazza Annunziata in un Palazzo che ancora oggi porta il suo nome. Sposò giovanissimo Caterina Giotta, dalla quale ebbe quattro figli.
Fin da ragazzo manifestò il suo interesse per la vita militare, si diplomò presso il Collegio militare di Napoli (1° ottobre 1883) e successivamente all'Accademia militare (4 ottobre 1887).
Il 13 gennaio 1930 fu nominato Generale di corpo d'armata dell'esercito e il 28 novembre 1932 Comandante designato d'armata.
Il 30 ottobre del 1933 fu nominato Senatore del regno di Sardegna e fu senataore anche nel periodo fascista. Durante la sua carriera ebbe innumerevoli onoreficenze, tra cui:
-Cavaliere dell'Ordine della Corona d'Italia 5 giugno 1915
-Ufficiale dell'Ordine della Corona d'Italia 13 settembre 1918
-Commendatore dell'Ordine della Corona d'Italia 8 agosto 1920
-Grande ufficiale dell'Ordine della Corona d'Italia 17 aprile 1930
-Gran cordone dell'Ordine della Corona d'Italia 11 maggio 1933
-Cavaliere dell'Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro 13 settembre 1917
-Ufficiale dell'Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro 4 febbraio 1923
-Commendatore dell'Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro 4 giugno 1931
-Grande ufficiale dell'Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro 21 giugno 1934
-Cavaliere dell'ordine militare di Savoia 19 settembre 1918
Prese parte a due guerre: 1911-1912 guerra italo-turca e 1915-1918 Prima guerra mondiale.
Fu insignito di numerose decorazioni: Medaglia commemorativa della guerra italo-turca; Croce d'oro per anzianità di servizio; Medaglia di bronzo al valore militare; Medaglia d'argento al valore militare (2); Medaglia a ricordo dell'Unità d'Italia; Medaglia interalleata della Vittoria; Croce di guerra; Medaglia commemorativa della guerra 1915-1918; Croce di guerra al valore militare; Croce di guerra (2)
Morì a Napoli il 26 dicembre del 1944, pochi mesi prima di morire, il 7 agosto del 1944 fu deferito alla Alta Corte di Giustizia per le Sanzioni contro il Fascismo (ACGSF), atto dovuto per tutti i Senatori ritenuti responsabili di aver mantenuto il fascismo e resa possibile la guerra coi loro voti.
Per il generale Perris fu emanata un'Ordinanza di non luogo a procedere per decesso.
Ad Angri oggi è a lui intitolata una strada, via Perris, una delle traverse di Piazza Annunziata.