Pubblicata sul sito del Comune di Angri, riportiamo la lettera del Sindaco sulla questione amianto e sul risultato delle analisi svolte per verificare la presenza di fibre di amianto.

(Riceviamo e pubblichiamo) Amianto: chi dà voce ai cittadini?

Continua la nostra battaglia sulla bonifica dei siti contenenti amianto, che va avanti da mesi senza però ottenere risposte.

Nella nostra comunità si continua a consumare un vero e proprio “omicidio ambientale” ai danni della salute di tutti gli abitanti Angresi. I nostri continui appelli affinchè si procedesse ad un censimento e bonifica dei siti interessati da amianto sono caduti nel vuoto, svariate sono state le istanze dalla richiesta di censimento obbligatorio, alla richiesta popolare e ai tanti appelli a mezzo stampa di portare all’attenzione del consiglio comunale questa delicata questione.

A questo punto gli attivisti di Noi con l’Italia hanno deciso di portare all’attenzione del Ministro dell’Ambiente, del Territorio e del Mare, e al Ministro della Sanità il fenomeno di inquinamento da amianto.

A supportare la nostra istanza abbiamo trovato piena disponibilità della persona dell’on. Edmondo Cirielli che celermente ha dato voce ai nostri appelli fino ad oggi elusi da questa amministrazione.

A questo punto dobbiamo constatare nostro malgrado che è più semplice farci ascoltare da organi istituzionali nazionali che non da quelli comunali.

Noi con l’Italia

Il 28 aprile è la Giornata Mondiale delle Vittime dell'Amianto, nata per ricordare gli effetti dell’amianto in tutto il mondo, i milioni di vittime a causa dell’utilizzo che ne è stato fatto da più di un secolo.

Ad Angri a ricordarlo alla città e a tutti gli angresi sono tre associazioni locali, Noi con l’Italia, Avanguardia e Nova Luce Angri:

"... l’amianto non è un problema del passato, è una grave emergenza del presente e del futuro e riguarda tutti.
Ogni 5 minuti, una persona nel mondo muore a causa dell’amianto: 120.000 persone ogni anno nel mondo ne sono vittime. Questa strage avrà il suo picco massimo attorno al 2020 – 2030.

A 21 anni dalla legge 257 del 1992 che lo metteva al bando, l’amianto è ancora molto diffuso in Italia e tanti siti contaminati attendono di essere bonificati...."

ANGRI: finalmente, dopo numerosi richiami da parte dei cittadini esausti e da associazioni come “ANGRI SIAMO NOI”, gruppo nato su Facebook, prevalentemente per la tutela dei diritti e la salvaguardia della salute del cittadino di Angri, il Comune ha rimosso il materiale di risulta accatastato sui bordi di Via Nazionale, costituito da amianto e quindi nocivo.

Si ringrazia anche  "letrescimmiette.info" che in collaborazione con “Angri siamo noi” hanno fatto presente e sollevato il caso, denunciando la pericolosità del problema, pubblicando commenti e foto su piazze virtuali più frequentate.

La segnalazione proposta nel mese di ottobre (visibile a questo link) denunciava la presenza di amianto ridotto in briciole (e quindi ancora più pericolosi) che si trovano in via Nazionale in località Quarto nei pressi del mercato ortofrutticolo, al confine tra Angri e S. Egidio del Monte Albino.

Alcuni cittadini angresi per manifestare il degrado che si vive a Fondo Badia hanno affisso uno strizione con la scritta: "Welcome to Fondo Badia: Quartiere di Amianto non Pericoloso". La provocazione nasce dalle pagine di facebook  nella speranza di trovare al più presto una soluzione per una zona abbandonata a se stessa, tra degrado, incuria e la pericolosità dell'amianto.

(foto da facebook)