Due ragazzi, Giovanni e Francesco, conosciuti anche come "Net" e "Neo" dei "DoubleN" hanno composto un brano dedicato ad Alessandro De Vivo, il giovanissimo 13enne scomparso in un tragico incidente  domenica 21 ottobre 2012 in via Casa Pagano.

I due giovani artisti hanno voluto ricordare a modo loro la prematura scomparsa dell'amico Alessandro.

Perché rischiare la vita per un gioco? Una domanda senza risposta soprattutto tra i giovanissimi. Forse  annoiati  e privi di interessi  reali  i ragazzi sperimentano sempre nuove  “trovate”.
Giochi trasformati in stupide  "prove di coraggio". Passatempi che in molti casi sono fatali per i giovani che li praticano.
 
La stupidità ha però una cosa in comune, i filmati di queste attività. I ragazzi, con videofonini o  telecamere,  riprendono  le proprie performance e le pubblicano su Youtube per accrescere la propria popolarità rincorrendo la fama e la gloria a costo della loro stessa vita.
Anche i ragazzi angresi non sono da meno,  pubblicano i video delle loro imprese senza nemmeno riflettere sulla gravità delle loro azioni e sulle possibili conseguenze.
Alcuni gruppi di ragazzi angresi si introducono nei cantieri pubblici o privati (come scuole e palazzi) e privi di ogni buon senso si arrampicano sulle impalcature, saltano da un piano all’altro, corrono sui ponteggi,  camminano sui cornicioni e saltano da un punto all’altro (nel vuoto) senza protezioni e sostegni rischiando  da un momento all’altro di farsi male e tanto.
Per loro è solo un gioco, una prova di coraggio in stile "Ciao Darwin", la vita come la televisione o un videogioco, nessuna valutazione dei rischi solo situazioni estreme e azioni adrenaliniche da poter raccontare in un periodo di apparenza e superficialità.
Genitori ATTENZIONE, controllate i vostri figli e fate capire loro che  queste cose sono pericolose e non vanno assolutamente fatte!!!

(di seguito alcune immagini da non imitare anzi da evitare, se conosci chi lo fa convincilo a rinunciare, se non ti ascolta avvisa i tuoi e i suoi genitori)

“Chiusa una porta si apre un portone”, un concetto  appreso  pienamente dai  ragazzi angresi,  proprio pochi giorni fa  era stata ripristinata la recinzione intorno al campetto che si affaccia  sui giardinetti di via Cervinia  ma subito i ragazzi hanno trovato una strada alternativa per poter nuovamente accedere ad uno spazio poco valorizzato, anzi completamente dimenticato e abbandonato.

Il desiderio dei giovani angresi per spazi dove giocare ed esprimersi  vince qualsiasi ostacolo.