Eventi (439)
Sabato 7 dicembre 2013 la manifestazione “… aspettando l’Immacolata”, appuntamento alle 18:30 in Piazza Doria con l'“Accensione dell’Albero” e il “Natale in musica” dei bambini del I, II e III Circolo didattico e delle Suore Battistine.
A seguire la consegna delle letterine indirizzate a Babbo Natale. Dopo poco al Castello Doria le rappresentazioni del Cavalieri del Giglio, mentre alle 20:30 nella Pinacoteca andranno in scena “L’Amore è …” a cura dell’associazione teatrale Il Ponte e “Lassamme fà a Dio” a cura dell’associazione teatrale Arcobaleno.
Dalle ore 18:30 alle ore 22.30 una serie di spettacoli animeranno le strade cittadine, “Il Giardino Incantato” in Villa Comunale, “Natale al Borgo” organizzato dai Borghi Ardinghi, Casalanario, Concilio, Coronati, Feudo del Mastio, Giudici e Risi in via Murelle, “Natale in slitta” a cura del Team Longobardi e dei Cavalieri di San Giuda Taddeo. Animazione e spettacoli un pò ovunque.
In occasione di “… aspettando l’Immacolata”, gli esercizi commerciali rimarranno aperti.
(foto: albero Natale 2012)
Lunedì 9 dicembre 2013 dalle ore 19.00 presso la Collegiata di San Giovanni Battista Michele Placido in "Lezione Spettacolo" con Susy Mennella (attrice).
Durante la serata condotta da Floriana Rignanese Angri incontrerà il grande attore e regista Michele Placido per una lezione spettacolo sul teatro.
Un Evento realizzato dal Comune di Angri con la direzione artistica di Gianluigi Esposito. INGRESSO GRATUITO
Per non dimenticare. 33 anni fa la scossa che distrusse l'entroterra campano. Erano le 19.34 del 23 novembre del 1980 quando la terra tremò per 90 secondi distruggendo buona parte della Campania e della Basilicata. Furono 687 i comuni colpiti dal terremoto di 6.9 gradi della scala Richter, quasi 3.000 le vittime, 8.848 i feriti e 300.000 i senzatetto.
33 anni di ricordi, dolore e polemiche. I numeri aiutano a riportare alla memoria la dimensione della tragedia, ma non la disperazione che sta dietro a quelle cifre e che ha condizionato la vita della popolazione dell'entroterra campano per decenni.
Gli errori nella gestione del terremoto cominciarono da subito, i soccorsi arrivarono tardi, in parte per questioni ambientali, ma soprattutto per colpa dell'inefficienza di chi allora non fu in grado di gestire i soccorsi.
Proprio il terremoto in Irpinia scatenò un dibattito nazionale che portò ad una riorganizzazione basata sulla cooperazione fra Stato e Regioni in caso di emergenza; la nascita di quella che sarebbe diventata la Protezione Civile.
Un lunghissimo periodo di ricostruzione, costellato dagli sprechi, dalla mano della camorra, dai politici disonesti di ogni colore che approfittarono della valanga di miliardi stanziati dal governo. 33 anni dopo, però, nel giorno del ricordo, resta la solidarietà che nacque dopo il dramma. Le parole di Sandro Pertini, Presidente della Repubblica in quesgli anni, furono emblematiche, in un discorso televissivo criticò con durezza i ritardi nei soccorsi, ed espresse tutto il suo turbamento, dichiarando "ho assistito a degli spettacoli che mai dimenticherò, interi paesi rasi al suolo; la disperazione dei sopravvissuti vivrà nel mio animo".
Il prossimo anno ricorrerà il centenario della nascita di don Enrico Smaldone. Lo storico e amato sacerdote angrese nacque il 22 novembre del 1914 e scomparse prematuramente il 29 gennaio del 1967, fondatore della "Città dei Ragazzi" (a molti sconosciuta) e del primo gruppo scout angrese, dedicò la sua esistenza ai bambini orfani e ai poveri.
In occasione e in attesa di tale anniversario la diocesi di Nocera-Sarno ha scelto come testimone dell’anno pastorale proprio don Enrico.
Domenica 24 novembre 2013 alle ore 19.30 presso la chiesa della Ss.ma Annunziata sarà celebrata una Santa Messa a lui dedicata.
Il vescovo Giuseppe scrive di lui: «Don Enrico Smaldone non è un prete che puzza di sacrestia, non si è perduto nelle volute dell’incenso, ma ha consumato scarpe e cuore per educare e per educare alla vita buona del Vangelo. Egli, nel decennio dedicato all’educazione, ci può strappare da una pastorale di conservazione per osare una pastorale di missione e di nuova entusiasmante evangelizzazione, una pastorale di strada e per la strada per annunciare, lungo le vie della nostra storia, Colui che abbiamo accolto nel cuore dell’altare».
Don Enrico Smaldone nacque ad Angri, zona Ardinghi, in una famiglia numerosissima, era il quinto di 10 figli. Diede vita al primo gruppo Scout di Angri, mostrando da sempre una innata predisposizione per le problematiche dei ragazzi. Superò guerra, fame e povertà. Intorno al 1949 decise di creare un luogo capace di accogliere bambini e ragazzi, per dare loro una casa, una famiglia, un futuro: "La Città dei Ragazzi". Don Enrico Smaldone e la Citta dei Ragazzi ad Angri.
Grazie alla donazione del dott. Giuseppe Adinolfi e al contributo di altri riuscì a dare inizio al suo grande progetto, e tra tante difficoltà portò a compimento il suo intento: dare speranza ai suoi tanti ragazzi. Don Enrico, un uomo che, armato della sola fede, riuscì a compiere un vero miracolo, cioè quello di dare loro non solo un tetto e del cibo, ma anche, e soprattutto, la speranza di un futuro migliore grazie all'insegnamento della dottrina cristiana e all'apprendimento di un mestiere.
Morì prematuramente il 29 gennaio 1967. Oggi purtroppo la Città dei ragazzi come la sognava lui non esiste più , ma ancora più triste è il fatto che tanti, troppi, giovani non conoscano nulla di lui e delle sue opere.
"Dolci & Golosi" ai nastri di partenza. Pasticcerie e produttori di cioccolata, esporranno al Castello Doria dal 13 al 15 dicembre 2013. Profumi e sapori faranno da cornice a laboratori di cake design, workshop e tanto altro. Confermate le presenze di maestri pasticcieri importanti, nei prossimi giorni il programma completo.