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Chi era Pasquale Novi (1915 - 1936)

Lunedì, 28 Ottobre 2019 14:25 Pubblicato in Storie angresi

Pasquale Novi - Stadio di AngriPasquale Novi era un giocatore talentuoso e promettente ma il suo amore per la Patria e il desiderio di servire la nazione lo portarono lontano verso un destino crudele che spezzò tutti i suoi sogni.

Pasquale Novi nacque ad Angri il 15 maggio 1915, terzino destro esordì nell'U.S. Angri a soli 19 anni, la sua bravura e il suo talento furono notati sin dalle prime partite, arrivarono presto richieste da team campani e non solo, era conteso da squadre importanti, ma visse in un periodo storico non facile, il regime fascista, che alimentava ideali patriottici, che incisero non poco sulle sue scelte, non esitò a lasciare tutto anche a rischio della propria vita, rinunciò al calcio e ad una carriera prestigiosa, si arruolò come volontario nella Regia Aeronautica e fu assegnato a Capodichino come Sc. R.T. Radiotelegrafista.

Poteva servire l’Italia in un luogo tranquillo e sicuramente più sicuro, ma i suoi ideali andavano ben oltre, per il suo senso del dovere si fece assegnare ai reparti di volo e fu inviato in Africa Orientale.

Il destino fu crudele, i suoi sogni di servire la Patria furono presto infranti, il suo aereo, un bombardiere trimotore, fu abbattuto nei cieli eritrei il 10 marzo 1936, Pasquale Novi morì insieme ad altri cinque giovani.

Gli fu assegnata la medaglia d'argento al valor militare dal Ministero dell'Aeronautica e sempre nel 1936 gli fu intitolato lo Stadio Comunale di Angri e il piazzale antistante.

Le sue spoglie rimasero però per molto tempo lontane dall'Italia e solo grazie al desiderio della sua famiglia nel 1965 i suoi resti furono traslati e portati ad Angri.

L’intera comunità angrese attendeva il rientro di quel figlio speciale, fu vegliato per 48 ore da parenti, amici, autorità, sportivi e sconosciuti anche dai paesi limitrofi, tutti ad onorare un giovane calciatore partito come volontario e morto per servire la propria Patria.

Una città intera pianse il suo giovane coraggioso e valoroso soldato, le sue spoglie furono portate in corteo per le strade di Angri e oggi riposano nel cimitero comunale; il suo nome è inciso sul monumento ai caduti di Piazza Doria tra i valorosi soldati angresi.

 

“… ardito e pieno di entusiasmo: volontario in A.O.I., nonostante fosse impegnato per la manutenzione degli apparecchi a terra, chiedeva insistentemente di partecipare ad azioni di volo. In spedizione di bombardamento sul territorio nemico si distingueva per calma ed ardimento. Mentre volava verso lontano obbiettivo, al suo posto di dovere, perdeva gloriosamente la vita”.

Medaglia d'argento al valor militare

 

il Brigadiere Gioacchino d'AnnaGIOACCHINO D'ANNA nacque a Casoria il 29 novembre 1936, nel 1975 era in servizio nella città doriana ormai da tre anni, in quel periodo era il comandante interinale della Stazione dei Carabinieri di Angri.

Gioacchino aveva 39 anni ed era sposato con Carmela Mirra, avevano 5 figli e il sesto in arrivo, Annunziata (12 anni), Bianca (10), Maria (9), Giuseppe (6) e Carla (3), avevano sempre sognato una famiglia numerosa.

La mattina dell'8 settembre 1975 intono alle 11:00 quattro uomini armati e mascherati salirono al quarto piano del Palazzo Falcone in via Adriana, bussarono alla porta della chiromante D'Amaro, ad aprire furono le due figlie, i 4 erano lì per una rapina, spietati e senza scrupoli rubarono oro, gioielli e oggetti di valore.

In quella che era fino a quel momento una tranquilla mattinata si sentirono urla e rumori, il brigadiere Gioacchino d’Anna stava rincasando dal lavoro, abitava insieme alla sua Famiglia al primo piano di quel palazzo, sentite le urla iniziò a salire per le scale, era suo dovere intervenire, nel frattempo due dei quattro malviventi iniziarono a scappare giù per le scale, si imbatté nei due uomini che gli puntarono contro le armi. Il brigadiere non esitò a lanciarsi sull'uomo col fucile, dopo una violenta colluttazione riuscì a disarmarlo e a immobilizzarlo ma il complice gli sparò alla schiena, colpito, cadde, benché ferito continuò a lottare affrontando anche il secondo bandito, Gioacchino e il malvivente avvinghiati rotolarono per le scale fino al pianerottolo del I piano dove il bandito sparò ancora, colpendo nuovamente Gioacchino.

I due uomini fuggirono, tentando di scappare sulla Mini Minor con cui erano arrivati ma non ci riuscirono e furono costretti a scappare a piedi, i condomini avevano capito tutto e avevano lanciato di tutto (anche vasi) sull'auto, con un quinto complice, sfondandone il parabrezza, il brigadiere Gioacchino d’Anna morì poco dopo lasciando nella disperazione la moglie e i cinque figli. Gioacchino aveva tutto da perdere ma non esitò un attimo, era suo dovere non poteva girarsi dall'altra parte, non poteva far finta di niente, il suo coraggio spezzato dalla ferocia, dopo alcuni giorni e dopo ricerche estenuanti i banditi furono arrestati.

A testimonianza del suo eroismo, in suo onore la città di Angri gli dedicò la strada con due lapidi marmoree (poste all'estremità della via) con la medesima iscrizione:

VIA

GIOACCHINO D'ANNA

BRIGADIERE DEI CARABINIERI

MEDAGLIA D'ORO AL VALORE CIVILE

CADUTO ERICAMENTE IN ANGRI

L' 8.9.1975

 

Fu insignito della Medaglia d'oro al valor civile e della medaglia d'argento al valor militare con le seguenti motivazioni:

"Richiamato dalle grida provenienti da un appartamento, ove cinque banditi armati e mascherati stavano perpetrando una rapina, si dirigeva, senza indugio, verso l'abitazione. Giunto sulle scale veniva affrontato da uno dei malviventi e, benché minacciato con un fucile a canne mozze, non esitava, con eccezionale ardimento e cosciente sprezzo del pericolo, a slanciarsi sul rapinatore. Dopo una violenta colluttazione riusciva a disarmarlo e a immobilizzarlo, ma, fatto segno a colpi d'arma da fuoco, proditoriamente esplosi da uno dei complici, cadeva mortalmente ferito, immolando la propria vita ai più nobili ideali di grande eroismo. Fulgido esempio di elette virtù civiche e di assoluta dedizione al dovere spinta fino all'estremo sacrificio."

D. P. R. 15 ottobre 1975

Medaglia d'Oro al Valor Civile "alla memoria"

"Comandante interinale di Stazione distaccata, nel corso di servizio isolato, richiamato da grida provenienti da caseggiato dove era stata perpetrata una rapina, irrompeva, senza esitazione, nel fabbricato, imbattendosi in quattro malfattori armati e travisati, contro i quali si lanciava con coraggiosa determinazione e cosciente sprezzo del pericolo. Avvinghiatosi a uno dei malviventi, armato di fucile, nel disperato tentativo di bloccarne la fuga riusciva, dopo violenta colluttazione, a disarmarlo, ma nell'impari lotta veniva ferito mortalmente con due colpi di pistola da altro correo. Esempio di elette virtù militari e di alto senso del dovere."

Medaglia d'Argento al Valor Militare "alla memoria"

 

Un Grande Uomo, un eroe, la sua dedizione al dovere e il suo coraggio, sino all'estremo sacrificio di morire per il prossimo, esempio di virtù nella vita e nel lavoro quotidiano.

Recentemente, il 19 maggio 2015, gli è stata intitolata la Caserma sede del Comando Stazione Carabinieri di Napoli Capodimonte.

 

Palio Storico di Angri: 12 e 13 ottobre 2019

Venerdì, 11 Ottobre 2019 13:28 Pubblicato in Eventi

La manifestazione rievocativa dei fatti legati alla cittadella fortificata di Angri del 1421-1425 e del 1428-36, è pronta a vivere altri due giorni di rievocazioni e tornei,
per determinare il borgo o il casale vincitore dell'edizione 2019. 

L’edizione 2019 del Palio Storico si prepara a vivere l'ultimo emozionante week end. Un'edizione fortemente voluta dalla gestione commissariale del Comune di Angri, nella persona del dott. Alessandro Valeri e della dott.ssa Rosaria Violante, che hanno lavorato affinché si ritrovasse unione tra le varie associazioni. Alla fine hanno assicurato pieno supporto all'associazione dei Cavalieri di San Giuda Taddeo, che ha gestito l'organizzazione delle quattro serate. Sabato e domenica saranno dedicati all'elezione della "Regina dei Borghi" e alla "Giostra dei cavalieri", con cavalli e cavalieri che a colpi di lance difenderanno i colori dei Borghi e dei Casali di Angri, determinando il vincitore del Palio 2019.

Questo il programma:

  • Sabato 12 ottobre alle ore 20.30 si svolgerà al Castello la sfilata e l’elezione della Regina del Palio.

  • Domenica 13 ottobre alle ore 16 uscita della Regina dal Castello ed inizio del “Corteo Storico” con figuranti, musici e sbandieratori. Il corteo percorrerà piazza Doria, via Zurlo, via da Procida, via Amendola, piazza San Giovanni, vicolo Rodi, per terminare nell'area di certame di Fondo Caiazzo.

  • Alle ore 17.30 inizierà la “Giostra dei Cavalieri”. Il torneo tra sei cavalieri in rappresentanza dei Borghi e dei Casali di Angri, che si contenderanno la vittoria del Palio e la conquista della “Spada di Zurolo”.

    Alle ore 20.30 si svolgerà la cerimonia di premiazione, mentre alle ore 21 i festeggiamenti si concluderanno con un concerto musicale e fuochi d’artificio.

  • Le serate del 12 e 13 ottobre saranno caratterizzate dalla sagra gastronomica al Castello. Prodotti tipici e bevande per vivere il medioevo ed assaporare la tradizione.

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