Tra il castello di epoca romana e il parco Doria, fondati nel lontano 1400 e poi radicalmente cambiati dal principe Marcantonio Doria, uno dei bar più antichi di Angri, il Ribò, con una storia di oltre 70 anni.
Nasce negli anni ’40. Inizialmente non come bar, ma come cantina-osteria, strutturato con una veranda aperta, dove si poteva consumare del cibo o del vino. Dopo circa due decenni, chiusa la cantina, aprì il Bar Raiola di Salvatore Raiola proprietario dell’immobile fino agli anni ‘70, la veranda fu chiusa con una intelaiatura in ferro.
Verso la fine dello stesso anno il bar fu rilevato dai due baristi dello stesso, ma col passare di qualche mese rimase un solo socio: Vitolo. Questo è stato il periodo più difficile per il bar poiché maltenuto e trascurato. La struttura “a veranda” restò intatta fino al 1984, quando, rilevato da Rispoli e Bordone prende il nome, ancora attuale, di cafè RiBo, le iniziali dei due cognomi.
Il bar venne ristrutturato ed abbellito con i famosi archi, ma dopo 5 anni la storia si ripete, e l’intera struttura viene lasciata nelle mani di Rispoli che, per i turni sfrenati e per il poco aiuto a disposizione è costretto a cederlo 5 anni dopo agli attuali proprietari: i fratelli D’antuono, che dopo aver chiesto e ottenuto la concessione del titolo il bar mantiene il nome da circa 20 anni.
Attualmente il Ribò resta il bar più centrale di Angri, uno dei più frequentati, situato esattamente al centro della città.