LeTreScimmiette.info - Angri vista dagli angresi - News

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angriMolti di voi non lo ricorderanno, ma ad Angri è già capitato di vivere momenti come quelli vissuti durante la cinque giorni della Festa della Birra. In passato sono state organizzate manifestazioni che hanno attirato nella nostra cittadina migliaia e migliaia di visitatori; ed ognuna di esse è stata accompagnata da polemiche o altro che hanno di fatto decretato la fine di tutto ciò che di buono era stato generato. Se facciamo un salto indietro nel tempo ci ricordiamo tutti della “Sagra del Pomodoro”; erano gli anni 70 esattamente il 1974, quell’evento fu capace di attirare una moltitudine di persone provenienti da ogni luogo che pur di accaparrarsi un piatto di spaghetti con il pomodoro, si riversavano nella nostra cittadina a frotte. Fu talmente bella e ben organizzata che morì dopo poco tempo. Non ci fu più un seguito.

Ancora oggi qualcuno si chiede come mai non si fa più la Sagra del Pomodoro. Stessa sorte per un'altra festa importante: la “Festa Città di Angri”, grazie alla quale furono ospiti della nostra cittadina, grossi ed affermati calibri del mondo dello spettacolo nazionale dell’epoca.

Nomi altisonanti che calcarono il palcoscenico allestito per l’occasione nell’ultimo tratto del prolungamento di Corso Italia; vennero ad Angri, tra gli altri, Claudio Villa, Mino Reitano, Gepy and Gepy, il Giardino dei Semplici, ebbene gli organizzatori si dovettero arrendere: la festa non ebbe più un seguito. Si raccontò che dietro l’organizzazione ci fosse un noto boss della malavita locale e da allora nessun comitato, nessuna associazione e nessuna amministrazione è riuscito nell’intento di riportare agli antichi fasti una manifestazione così importante e seguita.

Più o meno nello stresso periodo ci fù “donato” un altro evento che sarebbe divenuto ancor di più e molto velocemente una meteora “IL POMO D’ ORO”, una sorta di riconoscimento a personaggi importanti e conosciuti della musica, del cinema, dell’arte; stesso copione per qualche anno si vide ad Angri una miriade di gente che accorreva a guardare da vicino i vari Luciano de Crescenzo, Rosalia Maggio, etc…ma poi tutto finì. E nulla si seppe più.

Per il “Palio Storico” sono state scritte intere pagine sul fatto che Angri non avesse una tradizione medioevale, eppure caparbiamente e testardamente si è portato avanti un progetto che stava per far diventare, a detta degli organizzatori, la nostra terra come il centro del mondo medioevale; testate giornalistiche da tutto il mondo sarebbero dovute venire a filmare ciò che accadeva nel nostro paese nei giorni del Palio. Si allestirono pedane, percorsi, tribune, giostre e tanti figuranti furono coinvolti a rappresentare le gesta e le esibizioni di sapore feudale. Ma poi nulla più, perché Angri è così.

Un capitolo a parte è per la “Festa della Birra” o “Okdoriafest” che dir si voglia; questa festa ha visto una folla oceanica di persone invadere le nostre strade, i nostri luoghi, il Castello, la Villa Comunale. Il centro cittadino, ma anche le zone immediatamente vicine al centro, sono diventate comuni e familiari a tutti, facendo diventare Angri veramente la capitale della regione Campania. E’ per questo che se adesso vai a Napoli o a Salerno, nel Cilento o in un posto della provincia di Caserta o di Benevento e ti chiedono di dove sei, e rispondi che sei di Angri, ti verrà detto : ah dove fanno la festa della birra!

E allora non mettiamoci più nulla in questa organizzazione, teniamo tutti fuori, lasciamo intatto questo meccanismo perfetto che troverà, tutti ce lo auguriamo, ancora altre edizioni per la definitiva consacrazione. Lasciamo stare fuori la politica, lasciamo stare fuori le polemiche, i fischi, la tentazione che ognuno di noi ha nella propria mente, di fare i conti in tasca agli organizzatori, dimenticando che dietro ad ogni guadagno si nasconde di certo una grande forza di volontà, ma soprattutto uno sforzo fisico, mentale e un carico di responsabilità inimmaginabile.

Togliamo le mani dalla festa della birra, facciamo che l'anno prossimo Angri respiri ancora di più l’ euforia, magari interessando più zone, allargando gli orizzonti. Facciamo che le generazioni che stanno crescendo riescano a raccogliere i segnali di questo evento; quello di avere un paese finalmente vivo, con un evento coinvolgente che si ripeta anno dopo anno, quello che tutti noi, non siamo stati capaci di fare. Per dire finalmente che Angri non è così.

Confesercenti Angri

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negozi apertiStrade deserte e saracinesche abbassate d’agosto? Una cartolina che ormai appartiene al passato. Sono sempre meno, infatti, i pubblici esercizi ed i negozi che chiudono per le ferie estive;  almeno un’impresa su due rimarrà aperta per tutto il mese di agosto.

Ad Angri come in tutta la provincia di Salerno il dato è in linea con le statistiche nazionali.

Mentre a Salerno e dintorni  si parla di un 70% di negozi aperti, complice anche il flusso turistico estivo,  ad Angri e in tutto l’agro nocerino,  l’asticella delle aperture estive è fissata un po’ più in alto; sono molte infatti le attività che non chiudono  con la speranza di recuperare un po’ di vendite e soprattutto far girare un po le casse in virtù del fatto che il 16 e il 20 di questo mese ci sono delle importanti scadenze fiscali.

Le eventuali chiusure si limiteranno al weekend di Ferragosto.

Il dato delle aperture d’agosto è in media per tutto il territorio nazionale, anche se si registrano picchi a seconda delle località e della tipologia di impresa: a Catania, per esempio,  manterrà la saracinesca alzata l’80% dei pubblici esercizi, stessa quota degli esercizi alimentari che garantiranno il servizio a Roma; a Firenze, invece, si registra l’apertura del 65% delle attività del settore Food. A Torino rimarranno attivi soprattutto i pubblici esercizi del centro storico (85% di imprese aperte), mentre nelle restanti zone del capoluogo piemontese la percentuale di aperture di negozi alimentari e di bar e ristoranti si aggirerà tra il 40 ed il 50%.

Si rimane aperti d’estate, dunque, per non chiudere per sempre in autunno, quando assisteremo a un diluvio di balzelli, a partire da Tari e Tasi, che potrebbero trasformarsi in una vera e propria stangata per le  imprese”.

Confesercenti Angri

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Pizza Fest 2014(Riceviamo e Pubblichiamo) Dopo sei giorni intensi, dove l’odore penetrante degli idrocarburi ha ceduto il posto al fragrante aroma della pizza appena sfornata, il parcheggio tornerà ad essere occupato da qualche decina di autovetture, lasciando dietro di se il ricordo di serate piacevoli passate sotto un cielo stellato.

Ci è voluta la costanza e la volontà del gruppo di lavoro di Confesercenti Angri, sapientemente diretto e coordinato dai dirigenti locali, per rendere possibile la quarta edizione del Villaggio del Gusto Tipico, al cui interno si è svolta PizzaFest, kermesse dedicata al prodotto principe delle serate fuori casa. 

Ai quattro forni ed agli stand allestiti per la promozione dei prodotti tipici, ha fatto da cornice un palco e un programma di spettacoli di tutto rispetto, cui hanno dato un contributo importante alcune scuole danza di Angri: Progetto Danza, Evoluzione Danza e Arte & Balletto, hanno lasciato un bellissimo ricordo con le coreografie presentate sulla ribalta. 

È stato cosi che il pubblico intervenuto, numeroso più che mai, ha potuto passare una serata diversa dal solito; diversa anche dalle solite serate passate in occasione delle festività dedicate al Santo Patrono di Angri. Malgrado le tante difficoltà incontrate durante l’organizzazione dell’evento, il successo di pubblico ha decisamente soddisfatto il team-work messo in campo dall’associazione di categoria. “Un grazie particolare va a chi crede ogni volta nei progetti messi in campo dalla Confesercenti – sottolinea, raggiante, il presidente Aldo Severino – sono infatti molte le aziende che ogni volta rispondono con entusiasmo alla richiesta di aiuto sotto forma di sponsor, sia come presenza statica durante l’evento, che nella pubblicazione dei manifesti che tappezzano gli spazi autorizzati di vari comuni del circondario. 

Alcune di queste aziende – continua il presidente- hanno messo a disposizione i loro prodotti, mettendo in gioco la loro immagine e la loro credibilità. Il pomodoro utilizzato, la frutta, i dolci, tutti garantiti da aziende che credono nei progetti Confesercenti. Naturalmente va riconosciuto il merito e l’impegno dei pizzaioli che ogni sera hanno messo a disposizione braccia e competenze affinchè la pizza fosse sfornata, buona e fragrante come sempre.” 

Grande seguito hanno avuto i convegni organizzati ogni sera, graditi ospiti sono stati professionisti, chef, imprenditori, che hanno discusso di problematiche legate al commercio, all’industria, alla somministrazione ed alle prospettive future in un’ottica di sviluppo economico della nostra area. Lo studio televisivo allestito da TeleAngriUno ha ospitato anche l’Assessore al Turismo e Spettacolo Giuseppe Mascolo che ha così commentato: “Voglio dedicare un grazie a chi, in modo cosi lungimirante, ha messo in gioco un’area centrale della nostra cittadina che altrimenti sarebbe rimasta come al solito relegata al ruolo di parcheggio.” L’ultimo intervento è del vicepresidente locale, Paolo Novi, che da bravo fotografo qual è, tra uno scatto e l’altro, ha voluto commentare a sua volta l’evento: “Voglio dedicare il plauso mio e dell’organizzazione tutta, all’Amministrazione Comunale che ha garantito gli spazi e le autorizzazioni necessarie alla manifestazione, al Comitato per i Festeggiamenti San Giovanni Battista che ha consentito il regolare svolgimento dell’evento, al dott. Pasquale Mauri, sindaco di Angri, che con i suoi interventi da mediatore, ha smussato gli angoli creati da una polemica, che ha minato per alcuni giorni, i rapporti tra le varie realtà locali.”

Confesercenti Angri

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Pizza Fest 2014(Riceviamo e pubblichiamo) Non è mai utile fare muro contro muro, perché alla fine chi vince, ammesso ci sia un vincitore, in realtà ha solo avuto perdite minori: storicamente nel muro contro muro perdono tutti.

Il comitato per i festeggiamenti di San Giovanni, custode di una tradizione secolare, difendendo a spada tratta una festa patronale pregna di significati religiosi e civili, negli ultimi giorni ha alzato un muro a difesa di questi valori, così importanti e radicati nel tessuto sociale della nostra città. Il muro in questione è stato eretto contro la scelta di un'associazione di categoria, che, anche se attiva sul territorio da pochi anni, ha ampiamente dimostrato le proprie competenze in un settore, il commercio, preda di una crisi profonda che non sembra voler risolversi. 

La scelta della Confesercenti di proporre la festa della pizza in concomitanza con i festeggiamenti dedicati al santo patrono, ha un suo perché, forse più di uno. Sostenere il commercio cittadino, che da sempre ha avuto un ruolo primario nella vita economica di Angri, è il primo dovere della Confesercenti locale, tutte le attività associative e sindacali vi ruotano intorno. Alla luce di questo è venuto naturale proporre una vetrina commerciale durante la festa. Un invito a tutte le pizzerie locali per la partecipazione all'evento ed una richiesta di sostegno economico, sotto forma di sponsorizzazione, hanno raggiunto decine di attività commerciali. Tre pizzerie cittadine ed oltre una trentina di sostenitori hanno aderito. Forti di questi numeri e con il patrocinio del Comune, gli uomini del team organizzativo di Confesercenti, hanno dato vita ad un progetto serio ed articolato. 

Un progetto che si è sviluppato alla luce del sole: la notizia circolava nei canali mediatici da svariate settimane, fino ad arrivare a domenica scorsa, 22 Giugno, quando all'improvviso e senza alcun preavviso si è alzato, manifestandosi apertamente, il muro del comitato festeggiamenti. 

Un muro contro la realizzazione di una festa che, nelle intenzioni dell’organizzazione, non fa altro che arricchire, integrandosi, la già ampia offerta di servizi dedicati a chi vorrà visitare il nostro paese durante i giorni dedicati al Santo Patrono: area Luna Park, area Food, area dedicata all’Artigianato Multietnico, tutte attività che concorrono alla buona riuscita dei festeggiamenti. Quindi non un’alternativa, tantomeno un’attività concorrenziale, piuttosto un ulteriore tassello, una pennellata di colore destinata a rendere ancora più godibile la permanenza dei visitatori nella nostra cittadina. 

Tutto in funzione di una devozione verso il Santo Patrono, che è patrimonio di tutti, perché anche chi ha organizzato PizzaFest aspetta con sincera partecipazione il passaggio del Santo, anche chi sta lavorando duramente per la buona riuscita dell’evento, ci tiene a guardare il Santo negli occhi quando giunge in prossimità della propria abitazione, anche chi ha messo in gioco la credibilità di un’associazione di categoria, ama ricevere la benedizione del Santo. 

Di conseguenza, il sindaco Pasquale Mauri, chiamato direttamente in causa dal sodalizio battistino, quale arbitro super partes, ha invitato la Confesercenti a prendere contatto con il comitato, per offrire tutte le delucidazioni del caso e proporre aggiustamenti, nel tentativo di raggiungere una positiva soluzione della vicenda. Grazie ad i buoni auspici del primo cittadino ed alla effettiva volontà di ambo le parti di giungere ad un accordo, il muro si è abbassato evitando così un'inutile e dannosa guerra fratricida. Il compromesso, siglato dalle due parti alla presenza del sindaco, prevede la cancellazione degli spettacoli concomitanti: in pratica nei giorni dedicati al programma civile della manifestazione (sabato, domenica, lunedì e martedì), mentre nei Giardini di Villa Doria e su Piazza Doria si esibiranno artisti previsti dal programma, negli spazi dedicati a PizzaFest non ci potrà essere alcun spettacolo. 

Malgrado questo abbia sconvolto il programma già stilato, e quindi abbia costretto l'organizzazione a disdire gli impegni con gli artisti già ingaggiati, Confesercenti Angri ha accettato, ha mantenuto aperte le porte del dialogo, in un'ottica di civile convivenza e di fruttuosa collaborazione. Tutto perché Angri ed i suoi commercianti potessero avere una visibilità massima. Confesercenti Angri, nella persona del suo presidente Aldo Severino ed a nome di tutti i collaboratori impegnati nell'evento, ringrazia pubblicamente il sindaco ed il comitato festeggiamenti di San Giovanni per la positiva soluzione del problema.

I muri vanno bene per far le case, per disegnarvi murales, per appoggiarvi un piede, osservando passeggiar persone, non sono comodi da sbatterci contro e, a quanto ci risulta, neanche i muri lo gradiscono molto. 

Confesercenti Angri

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Corsi di Barman Partirà mercoledì 4 giugno alle ore 14,30 il primo corso di barman ad Angri. Ad organizzarlo è la Confesercenti Provinciale di Salerno con la Confesercenti di Angri e l’azienda speciale “Polaris” della Camera di Commercio di Salerno. Si svolgerà nella splendida “Villa Ferraioli” di Angri in via Cupa Mastrogennaro.

“E’ un corso di specializzazione – dichiara il presidente della Confesercenti di Angri Aldo Severino– quindi rivolto a titolari e dipendenti di aziende del settore bar, ristorazione e somministrazione”. 

La Confesercenti angrese persegue dunque l’obiettivo di garantire supporto alle imprese  - “Stiamo dando vita ad una lunga serie di progetti ed  eventi  perché riteniamo che soprattutto in questo periodo le imprese del commercio, servizi ed artigianato debbano avere un valido supporto  per affrontare le numerose sfide del momento – commenta Aldo Severino – l’obiettivo è duplice, avviare maggiori sinergie per intraprendere progetti sempre più interessanti e contemporaneamente fare rete perché io credo che solo se facciamo rete e stiamo insieme, riusciamo a ottenere risultati”.  

Il corso, organizzato a due mani dalla Confesercenti Provinciale e dalla Confesercenti angrese, voluto dalla direttrice Bianca Cecaro  Pierro, sotto l’egida del Presidente Provinciale Enrico Bottiglieri e patrocinato dall’azienda speciale “Polaris” della Camera di Commercio di Salerno,  è articolato in lezioni teoriche e pratiche ed intende fornire le conoscenze di base e di aggiornamento nel settore del bar. Nella splendida location offerta da Villa Ferraioli, fiore all’occhiello dell’accoglienza angrese, si imparerà ad utilizzare con disinvoltura le attrezzature ed i principali prodotti di mescita e miscelazione; a preparare e decorare fantastici cocktail; a leggere, interpretare e formulare nuove ricette; a lavorare con classe e fantasia per valorizzare al meglio il proprio locale. Al termine del corso i partecipanti avranno acquisito le giuste competenze per re-inventare, con sempre nuove idee, l’offerta dei bar nei diversi momenti della giornata. Il corso sarà condotto da Pietro Santoro esperto formatore barman, riconosciuto ed autorizzato ed avrà la durata di 20 ore suddivise in 5 lezioni. L’intensità delle esercitazioni di prova pratica, coprirà il 100% del corso che si concluderà con rilascio di un attestato.

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PizzaFest 2014: dal 26 giugno al 1 luglio 2014 con il Festival della Pizza STG e il villaggio del Gusto Tipico

Pizza Fest 2014

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Commercio Angri(Riceviamo e pubblichiamo)  LA CONFESERCENTI ANGRI DICE A GRAN VOCE: “BASTA A SOPRUSI, ABUSIVISMO E ILLEGALITA'!”

Il Presidente Aldo Severino, si mobilita su questioni di  fondamentale importanza, chiedendo al Sindaco Pasquale Mauri interventi urgenti mediante un pubblico tavolo di confronto e di trattativa con commercianti e cittadini, per venire incontro alle loro esigenze, prevenire fenomeni di illegalità, e contribuire sempre più allo sviluppo economico e culturale della nostra città. 

Così si esprime il Presidente Severino: " La nostra Associazione, facendosi portavoce delle proteste di numerosi commercianti, chiede un impegno concreto ed efficace, per contrastare i fenomeni della vendita abusiva itinerante, ormai capillare e sistematica in diverse parti della città, e dell'occupazione illegale di suolo pubblico, al fine di esporre la merce, con conseguente violazione delle norme igienico-sanitarie ed elusione degli oneri tributari e fiscali che genera il consolidarsi di una concorrenza sleale a danno dei piccoli imprenditori onesti. 

Inoltre la nostra cittadina è invasa sempre più da affissioni e cartelloni pubblicitari abusivi che violano il codice della strada, le norme sulla sicurezza e sull'impatto ambientale, oltre che determinare un mancato introito per le Casse Comunali. Non posso non prendere atto poi, del malcontento che serpeggia tra gli operatori del settore, i quali si sono visti sospendere da parte del Comune le autorizzazioni per l’installazione di gazebo e dehors esterni. Non si possano lasciare gli imprenditori, soprattutto in momenti difficili come questi per il commercio, e dopo aver sostenuto una spesa alle volte anche ingente per la realizzazione di tali strutture, in sospeso per così lungo tempo. 

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Campagna di sensibilizzazioneCampagna di sensibilizzazione per la raccolta delle deiezioni canine

Parte ad Angri grazie all'impegno della Confesercenti, in accordo con l’Amministrazione Comunale e l’Azienda Angri Eco Servizi, la campagna di sensibilizzazione all’insegna della compatibilità tra amore per gli animali e attenzione al decoro urbano: una campagna di comunicazione incentrata sullo slogan: "Mi fido di te", al fine di contrastare il fastidioso problema della mancata raccolta delle deiezioni canine da parte di alcuni proprietari di cani.

Una pratica  doverosa sia per ragioni di educazione che di igiene: amare gli animali significa infatti anche rispettare l’ambiente e comportarsi con senso civico. Chi vive con un cane ha il diritto di portarlo all'aperto, ma ogni cittadino ha altrettanto il diritto di non imbattersi nelle feci dei cani, in strade maleodoranti, di non avere le scarpe imbrattate! Inoltre, rispettare le regole aiuta a far superare ogni forma di intolleranza verso la presenza degli amici a quattro zampe nella nostra città.
Il presidente Aldo Severino entusiasta dell'iniziativa spiega quali sono i risultati da raggiungere: 

"Vogliamo far capire che chi sporca le nostre città non sono gli animali, ma alcuni proprietari indisciplinati. A loro è rivolto il nostro progetto di sensibilizzazione e di educazione, ma anche di repressione mediante il rispetto delle regole, così come già previsto da una specifica ordinanza comunale. Gli obiettivi sono: in primis quello di raccogliere immediatamente gli escrementi prodotti dagli animali su area pubblica o di uso pubblico dell’intero territorio comunale, in modo da mantenere e preservare lo stato di igiene e decoro dei luoghi, successivamente quello di depositarli, con idonei sacchetti, nei contenitori destinati alla raccolta e infine, di essere sempre forniti, nei casi di accompagnamento dei propri amici a quattro zampe, di strumenti idonei a raccogliere eventuali deiezioni, pena l'applicazione della relativa sanzione e quindi chiediamo più controlli da parte della Polizia Locale  e delle Guardie Ambientali.

Con l’intento di far diventare tale comportamento una pratica consolidata, la nostra Associazione mette a disposizione i sacchetti per la raccolta, che potranno essere gratuitamente reperiti nei negozi aderenti all'iniziativa e, per incentivare la buona abitudine al sacchetto, abbiamo coinvolto l'Azienda Angri Eco Servizi affinché predisponga  l'istallazione di appositi contenitori, così come aveva già precedentemente previsto,  per lo smaltimento delle deiezioni soprattutto all’ingresso di parchi, giardini pubblici, aree verdi, piazze. 

Il mio obiettivo primario - continua il Presidente Aldo Severino - è quello di portare questo progetto anche nelle scuole con la distribuzione di opuscoli che, con un linguaggio semplice ma coinvolgente, riescano a trasmettere comportamenti virtuosi negli adulti del domani. Valori come il rispetto degli spazi comuni, la cura degli animali con la raccolta dei loro bisogni, la tutela dell'ambiente, devono assolutamente diventare prioritari nella formazione dei nostri giovani. In questo modo, i ragazzi potranno diventare volano di condotte in grado di trasformare e migliorare la nostra  società. Procederemo per una maggiore diffusione dell’iniziativa,  con una conferenza di presentazione agli organi di stampa e ai  cittadini, inoltre alla distribuzione di locandine e  comunicati, articoli, spot  attraverso i principali mass media, perchè il nostro sogno è di avere strade senza più...bisogni!

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uno maggioIl primo maggio in Piazza Annunziata, la Confesercenti Angri con il patrocinio dell’Amministrazione Comunale, ed in armonia con molte attività commerciali, che hanno dato la propria adesione e fattiva collaborazione, organizza una giornata dedicata a tutti. Animazione per bambini, musica live, stand gastronomici e la seconda edizione del premio “Angri che lavora” (prevista la partecipazione di amministratori, uomini di cultura ed imprenditori), saranno gli ingredienti per gustare una giornata in una delle piazze più belle di Angri, che l’associazione di categoria, ha inteso da tempo recuperare pienamente ai cittadini.

“In un momento di congiuntura ancora negativa, ci è parso giusto allargare i nostri orizzonti e dedicare un evento a chi ogni giorno combatte, sia per mantenere il proprio posto di lavoro o per cercarne uno, cosi da essere autonomo e garantire ai propri cari un tenore di vita dignitoso - si accalora il presidente della Confesercenti cittadina Aldo Severino, e continua – forse il nostro impegno non servirà a cambiare il mondo, noi ci auguriamo sinceramente di poter contribuire a rendere più serena una giornata e che sia di auspicio positivo per i mesi a venire”.

L’invito è rivolto a tutti i cittadini: fate un salto in piazza, che sia per la musica o per mangiare qualcosa, oppure per visitare gli stand messi a disposizione delle associazioni benefiche presenti sul territorio; è questo infatti lo slogan coniato per l’occasione: in piazza c’è posto per tutti!

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caffeLa Confesercenti di Angri promuovela rete solidale: “Offri natazzulellae’cafè a chi viene dopo di te!”

Parte anche ad Angri il progetto ormai a diffusione mondiale, denominato "CAFFE’ SOSPESO": una nuova iniziativa che intende, come scritto nel dna dell’associazione di categoria, spingere e sostenere con ogni mezzo il commercio e l’economia del nostro territorio. La Confesercenti di Angri, sensibile agli umori del “mercato locale”, sposa questa iniziativa nata da oltre un secolo, e che ha trovato aderenti in ogni parte del mondo, al punto da essere ormai una “rete del caffè solidale” di bar e caffetterie, capillarmente diffusa in ogni dove e con cui lo stesso presidente Aldo Severino ha raggiunto l’accordo e l’affiliazione con il gruppo ideatore e promotore.

Come funziona? È semplice! Nei locali che fanno parte del circuito ognuno può lasciare un caffè pagato. I gestori scrivono su una lavagnetta quante tazzine gratis rimangono da sfruttare e le cancellano man mano che queste vengono consumate. L’obiettivo è quello distimolare la pratica dello scambio che, dal cibo ad altri generi di prima necessità, oggi come oggi svolge un ruolo sempre più importante. Di fatto, insomma, quando viene ordinato un “caffè sospeso”, il cliente ne paga due ma ne riceve uno solo. In questo modo, quando un successivo consumatore entra nel bar può chiedere se c’è un caffè sospeso e, in caso affermativo, riceve "natazzulellae’cafè"come se gli fosse stata offerta dal cliente che ha pagato in precedenza. Ottimo sistema anche in caso di festeggiamenti vari: si può infatti lasciare ai propri amici e conoscenti, frequentatori dello stesso locale, un caffè da gustare in onore del festeggiato.Aldo Severino, presidente della Confesercenti cittadina, dichiara: “Il ‘caffè sospeso’ è per chi in quel momento si trova in difficoltà ma anche per chi, magari, è uscito di casa senza portafoglio. Ovviamente, il rapporto che si instaura con il dono è uno a uno: io dono un gesto di amicizia,di fraternità ad una persona  con cui sono in relazione, nella speranza (e non nella certezza) di ricevere in un giorno non definito qualcosa in cambio con   il criterio che a beneficiarne siamo un po’ tutti, partendo  dal singolo cittadino che offrendo un caffè  fa solidarietà fino ad arrivare alle aziende coinvolte che mettono  a giro un po’ di economia .Naturalmente la tradizione arriva dal nostro sud e precisamente da Napoli, ma, come ogni buona tradizione, è già diventata global: a Parigi il ‘sospeso’ è diventato il libro, la frutta il pane e qualsiasi altra cosa io mi senta di voler donare al mio prossimo, intendendo per esso il mio vicino, il mio compaesano”.

In conclusione, questo è un progetto di solidarietà che può aprire le porte a tante altre iniziative dello stesso genere, legate ad altri prodotti anche di prima necessità che spesso, in questo momento di grave difficoltà possono scarseggiare, se non addirittura mancare, nelle case di tanti cittadini.

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