Il boom iniziale delle sigarette elettroniche aveva causato perdite anche del 30% per i tabaccai. Ora la vendita delle “bionde” sembra aumentare di nuovo. Il boom nella vendita della sigaretta elettronica si è registrato durante i quattro mesi a cavallo tra la fine del 2012 e l’inizio del 2013, causando un calo del 15-30% nel consumo delle sigarette classiche. La maggior parte dei fumatori abituali, col passar del tempo e dopo aver provato la novità, è passata di nuovo alle “bionde” abbassando comunque il budget mensile da destinare a questo sfizio-dipendenza.
C’è da dire che la crisi economica non sembra aver creato effetti drastici riguardo il consumo di tabacco: tutto ciò emerge dall’intervista ad alcuni gestori di tabacchi ad Angri. Questo il commento di Saverio Esposito, gestore di un tabacchi in piazza San Giovanni: “Durante il periodo di diffusione massima delle sigarette elettroniche noi abbiamo registrato un calo del 15-20% nelle vendite di quelle classiche. Ora anche le elettroniche si vendono meno perché siamo in un periodo di crisi che incide tanto. Si comincia ad avvertire una risalita nelle vendite dei pacchetti di sigarette anche perché composte da tabacco controllato rispetto a quella elettrica che fa più male.”
Così il signor Silvano Manzo, gestore di un tabacchi in via dei Goti: “Circa sei mesi fa c’è stato il boom delle sigarette elettroniche che ha causato un calo del 30% nelle vendite delle classiche. Oggi invece la novità non va più di moda e diciamo che c’è un aumento del 15% nella vendita delle classiche; inoltre che la crisi si sente tanto, soprattutto a fine mese, e la gente spende meno anche per fumare. Confermo che i guadagni ci sono, ma rispetto al passato sono diminuiti.”
Infine il signor Mario Ruggiero del tabacchi in prolungamento corso Italia ha espresso il suo pensiero in merito. “All’inizio di quest’anno ho registrato un calo del 20% nella vendita delle sigarette classiche a causa di quelle elettroniche. Oggi posso dirti che le cose vanno decisamente meglio con un aumento del 5% nonostante la crisi. Penso che i fumatori abbiano voluto provare la novità, per poi tornare alla sigaretta classica.” Dunque sembra che la sigaretta innovativa non sia riuscita a sostituire nelle abitudini dei fumatori quella classica e che la novità una volta provata sia stata poi abbandonata. In alcuni casi la crisi incide nella quantità di sigarette acquistate da coloro che fumano abitualmente, in altri casi si registrano invece degli aumenti nelle vendite.
Giuseppe Afeltra