(Riceviamo e Pubblichiamo) La sera del 23 novembre 1980, alle ore 19.34 di trenta anni fa due lunghissime scosse di terremoto, della durata di 90 secondi, di magnitudo 6.9 della scala Richter, rasero al suolo interi paesi della Campania e della Basilicata, causando circa 280.000 sfollati, 8.848 feriti e 2.914 morti.
Angri 33 anni dopo, il terremoto mostra ancora le sue drammatiche tracce. Laceranti ferite, che a tutt’oggi i nostri occhi non possono non vedere. Sono i prefabbricati post-sisma, già, quelle casette che 33 anni fa guardavamo con sollievo, un caldo ed accogliente rifugio per chi aveva perso tutto. Oggi strutture che dovevano servire per risolvere l’emergenza abitativa post- sisma si sono trasformate in una vera e propria bomba ecologica. Da circa un anno finalmente sono state consegnate delle vere abitazioni a queste famiglie, ma non possiamo non sottolineare che ad oggi alcuni nuclei familiari vivono ancora lì. Nell’attesa che la lenta burocrazia faccia il suo corso, loro sono lì; tra rifiuti di ogni genere e amianto.
Chissà se almeno questo Natale lo passeranno in una casa vera.
Fratelli d’Italia Angri