(Riceviamo e Pubblichiamo) Siamo entusiasti del successo ottenuto dalla terza edizione della Festa della Birra.
Quest'anno il pubblico ha premiato i nostri sforzi con una presenza impressionante: migliaia di visitatori sono giunti da ogni dove della nostra regione. Si sono divertiti, hanno mangiato e degustato birra, hanno ballato al ritmo di musica, trascorrendo qualche ora di lieta spensieratezza in un clima pacifico, frizzante e sereno.
Ovviamente siamo contentissimi soprattutto che, in primis, gli Angresi siano stati bene e magari, perché no, si siano sentiti orgogliosi di poter mostrare con vanto agli incantati visitatori i “gioielli di famiglia”, come il castello Doria o la villa comunale.
Vogliamo ringraziare quanti hanno collaborato alla riuscita della manifestazione aiutandoci a pianificare e a gestire una serie di eventi molto complessi. In particolare, abbiamo apprezzato il supporto che ci ha fornito l'amministrazione comunale, guidata dal Sindaco Pasquale Mauri, che ci è stato personalmente vicino in ogni fase dell’organizzazione sin dalla prima edizione, essendo sostenitore di tutte quelle iniziative di spessore che consentono ad Angri di diventare meta di flussi turistici e commerciali.
Non possiamo, però, mancare di esprimere il nostro rammarico per alcune manipolazioni dell’informazione cittadina che con spirito fazioso e/o rancore personale arriva ad inventare notizie ed avvenimenti. Ci riferiamo ai presunti fischi ricevuti dal primo cittadino sul palco dell’Okdoriafest.
Si è in realtà trattato di un gesto goliardico di alcuni ragazzi, probabilmente infastiditi dal ritardo dell’inizio del concerto, amplificato poi nelle cronache e in un video fatto circolare in rete.
IN OGNI CASO, ESSERE PORTATI ALLA RIBALTA DELLE CRONACHE NON PER L’EVENTO IN SÉ, AMMIRATO DA TUTTI, MA PER PUBBLICIZZARE UN DISSENSO, TRA L’ALTRO INVENTATO, È VERAMENTE DI CATTIVO GUSTO!
Altri hanno fatto riferimento ad accadimenti amplificandoli oltre ogni misura o ad ovvi piccoli disagi, che un evento di questa portata, fatto al centro di una cittadina come la nostra, sono inevitabili e, comunque, gestiti come meglio forse non si poteva.
Altri, addirittura, sui social network sono arrivati ad augurare ogni tipo di male a chi ha organizzato e supportato l’evento.
Non una parola sulle luci architettoniche con cui si è illuminata la torre del castello Doria e le arcate dell’atrio. Niente sulle gigantografie, esposte lungo la casa del cittadino, di altri luoghi di Angri, non visibili da piazza Doria, affinché fungessero da vetrina sulle bellezze del nostro paese per gli accorrenti visitatori: una sorta di cartolina o tour virtuale della nostra amata Angri. Niente sulla positiva ricaduta economica della festa su ogni attività commerciale limitrofa al centro storico. Niente sul fatto che la festa ed i concerti sono aperti al pubblico anche se non riceve contributi pubblici. Niente sui tanti ragazzini che abbiamo fatto ballare ogni sera nei pressi del palco o delle persone anziane che sono andate a dormire più tardi del solito per ascoltare un po’ di buona musica.
Prendiamo le distanze da questo modo di fare informazione e da tutto ciò che viene fatto perseguendo solo fini personali anche a danno dell’immagine del paese, convinti come siamo che solo ed unicamente con la sinergia tra TUTTI gli attori di questa città potrà dare una speranza alla nostra comunità.
Gli Organizzatori dell’Okdoriafest
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