Sentite qua che storia: una strada leggermente fuori mano, tre artisti con la voglia di competere, un gruppo di quaranta ragazzi affiatati e ben organizzati, una decina di stands e bancarelle, musica, cibo e allegria,ci siete? Riuscite ad immaginare? Be, oltre a farlo, domenica 20 ottobre avreste potuto prendervi parte! L'associazione culturale angrese Controra ha trasformato un noioso pomeriggio come tanti, speso dai più a guardare le partite in tv con il ventre implorante aiuto per il pranzo e i dolci domenicali, in una festa semplice ma allo stesso tempo piacevole, coinvolgente e a sfondo culturale.
Come? Easy! Ha messo a disposizione un muro e la possibilità per tre ragazzi giovanissimi, finalisti del concorso artistico "In the middle of the street" (dalla stessa associazione indetto a fine settembre), di sfidarsi a colpi di pennellate colorate; a contornare il tutto, tre dj hanno lanciato le note dei loro mix tra bancarelle di prodotti di riciclo intelligente, gioielli e accessori handmade, mercatini di usato rivalutato e bio food point.
Dalle 17:00 alle 22:30 circa, la traversa Pentangelo è diventata fulcro di movimento e allegria: ragazzi, bambini, adulti, famiglie, tutti si fermavano ad ammirare gli artisti all?opera o a curiosare tra le bancarelle. Ma come per tutte le cose belle, anche in questa storia c'è una fine,a sera, infatti, dopo aver completato i disegni, gli artisti hanno atteso il responso della giuria tecnica, nella persona del Maestro Ernesto Terlizzi, e di quella popolare.
Mentre il primo ha sentenziato la parità dei tre artisti, la giuria popolare, invece, ha attribuito l'ambito primo premio in denaro a Christian Longobardi, ricoprendo di applausi e complimenti gli altri due partecipanti, Lucia Schettino e Vincenzo D'Argenio.
Sia nel corso della manifestazione che durante la premiazione si respirava un'aria unica, un po' gioviale un po' commossa: da parte di Cristian, per essere stato designato primo qualificato; da parte di tutti i giovani dell'associazione, invece, per aver vinto anch'essi, vinto su di una società in bilico spinta da forze opportunistiche e lassiste, ma soprattutto hanno vinto sulle credenze diffuse che presuntuosamente si pongono come limiti a generazioni già considerate perdute, a giovani in fuga verso mete più fruttifere, ma essenzialmente bloccati dal campanilismo tipico dei nostri luoghi.
Questi giovani hanno vinto, tutti.
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