Origine della festa
Benché l’ intitolazione della chiesa risale al 1302 e l’ inizio dei festeggiamenti nel 1600 per ringraziarlo degli interventi a seguito di varie calamità, l’ elezione a patrono ha una data non ben identificata che si colloca tra il XIV ed il XV secolo.
La processione del Santo patrono per le strade cittadine è accompagnata dalle preghiere e dalle lacrime commosse della gente in un viatico di fede, adorazione e devozione; tutti dai balconi e sull’uscio delle case attendono il passaggio del Santo Patrono.
La festa è legata alla tradizione culturale campestre, poiché si celebra all’inizio dell’estate al termine del lungo gelo:i contadini ringraziano il Santo per i copiosi raccolti, propiziandosi anche la sua intercessione futura.
I festeggiamenti iniziano il 24 maggio con l’alzata del quadro del Santo Patrono nelle principali strade del paese, continua nell’anniversario della natività con la processione della statua , e si conclude con la benedizione al popolo con le sacre reliquie impartite dall’abate. Quest’ultimo atto è stato introdotto dopo il loro ritrovamento a seguito del furto avvenuto nel 1965.
La festa del martirio, infine, celebrata il 29 agosto, ha testimonianze sin dalla seconda metà dell’ 800; allora era più sentita e ricca di significato religioso.
Ai nostri giorni,viene celebrata in due momenti. La processione e la messa all’ aperto con grandissima partecipazione di popolo.
Fino a prima della fine della seconda guerra mondiale si usava portare in processione anche il busto d’argento di San Giovanni, successivamente, fino agli anni ’60, sarà posto, per l’intera novena, sull’altare maggiore riccamente addobbato.
Caratteristiche sono le luminarie, un tempo alimentate ad olio, poi, successivamente, sino ad oggi, ad energia elettrica con sfavilanti luci multicolore dai fantasiosi effetti di movimento.
Tra esse, non bisogna dimenticare il grande pannello luminoso che un tempo veniva impiantato vicino al dopolavoro delle MCM,e che, negli ultimi decenni, viene collocato davanti all’ ingresso della Villa Comunale.
A chiudere i festeggiamenti in onore del Santo Patrono c’ è la gara di fuochi pirotecnici con le batterie di valenti maestri fuochisti, in cui si deciderà il miglior artificio.
Folclore
Intorno alla figura del Battista si tramandano numerosi racconti di eventi miracolosi, soprattutto inerenti a prodigiose guarigioni avvenute nei secoli passati durante i periodi di contagio delle malattie e di interventi benefici a seguito di calamità naturali, quali terremoti, alluvioni ed eruzioni vulcaniche del Vesuvio, come quella del 1944.
Una leggenda narra che un tempo, secoli fa, due navi facevano da spola tra le coste tirreniche e quelle africane: quella che aveva sul ponte la statua del Battista, assicurava viaggi più sicuri ed affari migliori. Constatato ciò, i marinai dell’altra imbarcazione la trafugarono e, dopo aver cercato inutilmente di bruciarla, la abbandonarono in aperta campagna mettendola su un carro trainato da buoi, che arrestò poi la sua marcia laddove sarebbe sorta la chiesa.
Fino agli anni 60 era in uso appendere al manto del Santo le banconote a lui offerte dai fedeli poi questo, per motivi etici fu abolito come pure il breve periodo in cui si decise di istituire dei luoghi di sosta lungo il tragitto percorso dalla statua ove i fedeli si potessero riunire ed attendere la venuta del patrono.
A questi, infatti, non piacque questa soluzione perché, come anche oggi, molti gradiscono quasi una visita a domicilio del Battista come se egli fosse un caro amico. In questa occasione,non mancano esternazioni di fede e commozione da parte dei fedeli che si traducono in pianti e preghiere di ringraziamento e di speranza per il futuro.
La figura del Battista
Fin dal grembo materno Giovanni è già al servizio di Dio, ciò lo fa sussultare di gioia quando ella fu in presenza della madre del Salvatore.
Il precursore di Cristo, nacque dal sacerdote Zaccaria e da Elisabetta, cugina della Beata Vergine Maria.
Visse nomade nel deserto, cibandosi di locuste e di miele selvatico.
Austero predicatore, rimproverò ad Erode Antipa il matrimonio con Erodiade, nipote e già moglie di suo fratello Filippo, pertanto, fu incarcerato e decapitato per volere di questa.
San Giovanni Battista il precursore del Messia, è l’inviato di Dio agli uomini che cresce e si fortifica nello spirito, invitando tutti a compiere opere di fede, affinché si prepari la via del Signore.
Egli predicala Buona Novellache libererà tutti dalle catene del peccato, facendosi umile strumento che Dio sceglie per confondere i potenti ed i superbi.
Sono la fede che gli da la forza, e la carità sua unica gioia , i valori che Giovanni riceve dallo spirito Santo e che trasmette al suo popolo, preparando la strada a Gesù, il figlio dell’ Altissimo, la vera luce delle genti “ Colui che battezzerà nello Spirito Santo e nel fuoco”.
La sua figura è ancora oggi molto attuale, è la voce che grida nel deserto dei valori e della corruzione ad indicare la retta via.
L. Giordano
La festa di San Giovanni si relaziona alle leggende legate al Solstizio d’Estate quando il sole raggiunge la sua massima declinazione positiva rispetto all’equatore celeste, il giorno prevarica fino al suo massimo sulla notte. Simbolicamente ciò rappresenta l’esplosione della vita, nella luce della saggezza, della conoscenza e della intelligenza, dopo il buio inverno in cui i semi sonnecchiano nella terra, in apparente morte, in attesa che, grazie alla ragione e al lavoro, tutto tornerà a splendere.
Un culto fatto di riti propiziatori, divinatori e di purificazione con fuoco ed il bagno nei corsi d’ acqua.
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