(Riceviamo e Pubblichiamo) "ACCATTONAGGIO E SICUREZZA" LA CONFESERCENTI ANGRI AUSPICA MAGGIORI CONTROLLI DURANTE LE FESTE NATALIZIE.
Accattonaggio: dura presa di posizione del Sindaco di Angri; la Confesercenti cittadina, ne sostiene l’azione auspicando continuità nell’applicazione delle norme vigenti. “Ormai il fenomeno è allarmante” esordisce Aldo Severino, presidente dell’associazione di categoria, “sono quasi sempre bambini e donne, quelli che tendono la mano per chiedere aiuto, agli incroci, davanti alle chiese, davanti agli esercizi commerciali e dovunque circoli denaro (uffici postali e banche).
Ed è con la morte nel cuore che constatiamo il loro sfruttamento da parte di criminali, spesso organizzati in bande, che li usano, facendo leva sulla pietà e sulla bontà dei cittadini angresi, per rastrellare danaro che poi sicuramente verrà usato per altri scopi non meno criminosi”.
E continua “L’amministrazione comunale, attenta, ha deciso di rafforzare i controlli? Bene!Non possiamo non essere d’accordo, anche perché, molto spesso, i comportamenti dei “questuanti” rasentano l’intimidazione, infastidendo oltremodo i passanti, siano essi donne o anziani, i più vessati da questi atteggiamenti”. Il presidente Severino, preoccupato, auspica un più serrato controllo da parte delle autorità competenti, carabinieri e polizia locale in primis, che già stanno facendo molto per garantire la sicurezza e la vivibilità della nostra cittadina. “Con l’ormai prossimo periodo di feste – dice Severino – ed il conseguente, e sperato aumento del volume di affari dei negozi, ci dobbiamo aspettare purtroppo, anche un incremento del fenomeno, ci auguriamo che le forze dell’ordine, malgrado l’atavica carenza di personale, possano sostenere questo gravoso compito”.
"Ci aspettiamo in buona sostanza - conclude il presidente - più controllo del territorio così da poter garantire in questo periodo la necessaria tranquillità per operare, per quel poco che ci resta in questo difficile momento". Va sottolineato che, la Confesercenti di Angri, stigmatizzando il fenomeno, non vuole assolutamente sostenere che molti di quelli che chiedono aiuto in strada non siano realmente bisognosi, ma riconosce che questi sfortunati debbano chiedere ed ottenere, questo aiuto, nelle sedi opportune.