La dieta mediterranea si basa sul largo consumo di cereali e prodotti derivati (quali pasta e pane), frutta, ortaggi e legumi. La principale fonte di lipidi è l’olio extravergine di oliva. Pesce e latticini (come lo yogurt) sono invece tra gli alimenti animali consumati più frequentemente. I benefici della dieta mediterranea nella prevenzione di numerose malattie diffuse nei paesi sviluppati trovano riscontro in numerosi studi scientifici internazionali. Questo importante dato ha fatto in modo che dal 2010 la dieta mediterranea fosse riconosciuta patrimonio culturale immateriale dell’umanità dell’UNESCO. Un riconoscimento importante che eleva tale stile alimentare e culturale a un vero e proprio modello nutrizionale, ispirato a quelli di quattro paesi mediterranei (Italia, Spagna, Grecia, Marocco).
Ma quando sono iniziati gli studi che hanno accreditato tale importanza alla nostra dieta? Negli anni Cinquanta Ancel Keys, medico e scienziato della Scuola di Alimentazione dell’Università del Minnesota (Stati Uniti), si reca in Italia al seguito delle truppe di occupazione e si accorge che le persone meno abbienti dei piccoli Paesi del Sud Italia, che mangiavano prevalentemente pane, cipolla e pomodoro, erano molto più sani sia dei cittadini di New York sia dei loro stessi parenti emigrati negli anni precedenti. Successivamente il valore nutrizionale della dieta mediterranea è stato dimostrato scientificamente dal noto “Studio dei sette Paesi” diretto da Keys. In questo studio furono messe a confronto le diete adottate dalle popolazioni di sette Paesi per verificarne i benefici e i punti critici. Dai risultati si scoprirono delle associazioni tra tipologia di dieta alimentare e rischio d’insorgenza di malattie croniche: il livello elevato di acidi grassi saturi e di colesterolo nel sangue rappresentava un fattore in grado sia di spiegare le differenze nei tassi di mortalità, sia di prevedere i tassi futuri di malattie coronariche nelle popolazioni analizzate. Il risultato finale dello “Studio dei sette Paesi” indicò che il regime alimentare migliore era quello degli abitanti di Nicotera. La popolazione di Nicotera (Calabria), di Montegiorgio (Marche) e gli abitanti della Campania avevano un tasso molto basso di colesterolo nel sangue e una percentuale minima di incidenza di malattie coronariche dovuta molto probabilmente al regime alimentare adottato, basato sul consumo giornaliero di olio extravergine d’oliva, pane, pasta, cereali, aglio, cipolla rossa, erbe aromatiche, frutta, verdura e pochissima carne. Questo è stato il primo studio che ha avviato quella che poi è divenuta la Scienza dell’Alimentazione. Dalla metà degli anni Novanta, inoltre, si è sviluppato un filone di studio che ha indagato l’associazione tra diete alimentari e longevità. In generale quello che emerge è che l’adozione di una dieta mediterranea, o simile a quella mediterranea, rappresenta un fattore protettivo contro le più diffuse malattie croniche.
Negli studi condotti, il concetto di dieta mediterranea è stato tradotto concretamente in una dieta alimentare caratterizzata da un elevato consumo di verdura, legumi, frutta e frutta a guscio, olio d’oliva e cereali (che nel passato erano prevalentemente integrali); da un moderato consumo di pesce e carni bianche e prodotti caseari (specialmente formaggio e yogurt) e vino; da un basso consumo di carne rossa e acidi grassi saturi.
Di sicuro questa è una notizia importante per tutti noi, soprattutto in questo periodo di scandali su cibi pronti o di dubbia provenienza. Possiamo affermare ed essere consapevoli di avere un tesoro sulle nostre tavole, basta avere un po’ di tempo in più per acquistare prodotti “nostrani” direttamente dal contadino che coltiva la nostra campagna, al mercato oppure dal pizzicagnolo di fiducia, con la consapevolezza di mangiare prodotti genuini e italiani.
Perché la buona e giusta alimentazione è la chiave per contribuire al nostro benessere.
Dr.ssa Giovanna Abate
Biologa Nutrizionista e Specialista in Biochimica Clinica
La Dr.ssa Abate sarà lieta di rispondere attraverso il blog alle domande e alle curiosità sul mangiare bene, mangiare sano, scrivete pure a : Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.