Nella tarda serata di domenica 6 maggio 2012, in occasione dei festeggiamenti di alcuni tifosi angresi per la vittoria della Juventus nel Campionato di Calcio, ho assistito ad una scena sicuramente dagli intenti goliardici e non offensivi che comunque invita a riflettere, alcuni giovani hanno dato fuoco ad una bandiera juventina.
Sono sicura che gli intenti fossero solo di sfottò, però penso che il gesto sia stato comunque eccessivo, il calcio è un gioco, uno sport bellissimo, anche io pur essendo donna lo seguo tifando Napoli, però ritengo che abbia bisogno di un ridimensionamento.
Chiunque è libero di tifare chi vuole, però il tifo non va confuso con la violenza o con l'appartenenza stretta ad un qualcosa di illusorio.
Siamo tutti figli della stessa terra e bisognerebbe metterselo in testa. finita la partita finisce tutto, e per voi maschietti... parlate meno di Calcio, guardatevi intorno e imparate ciò che conta veramente.
Esseri tifosi non significa essere nemici ed incendiare un simbolo è un gesto che può scatenare violenza, voglio solo ricordare le conseguenze di atti come incendiare un corano, una bibbia o la bandiera di uno stato.
Viva lo sport, abbasso la stupidità.