Il direttore scolastico dell’ISIS dott. Giuseppe Santangelo ha così commentato: “L’anno è cominciato con la piena operatività e non sono da registrarsi carenze di alcun tipo. C’è stato un aumento delle richieste di iscrizione, in particolare per l’indirizzo enogastronomico-alberghiero. Contiamo circa 1200 alunni. Abbiamo fatto richiesta alla Provincia di maggiori suppellettili a cui l’Ente provvederà non appena possibile. Abbiamo aumentato le attività di stage per favorire l’occupazione giovanile ed alternare scuola e lavoro. E’ necessario un incremento delle corse fornite dal servizio di trasporti pubblici per evitare disagi agli alunni e soprattutto auspichiamo una maggior attenzione da parte della Provincia per la manutenzione degli immobili scolastici.”
Il professore Gerardo Atipaldi si è espresso così in merito: “Al liceo da quest’anno ci sono due sezioni di scienze applicate, con un piano formativo molto ricco; inoltre il vecchio plesso sarà adibito a laboratori atti alle scienze ed all’informatica. Devo dire che il corpo docente è consolidato e valido ed il preside Toriello è molto attivo per cercare di porre il liceo tra i primi nella provincia. Riguardo gli alunni mi riscopro sempre più disilluso perché essi rispetto a dieci anni fa sono meno attenti e sensibili verso lo studio anche a causa della minor preparazione di base. Penso che i ragazzi debbano essere coinvolti in quegli aspetti della vita a loro più vicini ed i docenti debbano avvicinarsi ai ragazzi tenendo conto dell’epoca che stiamo attraversando, al di là dei programmi scolastici. Il nostro istituto ha partecipato a concorsi di filosofia, ai “certamina” di latino su Cicerone e Orazio, ai giochi della gioventù, alle olimpiadi di matematica, fisica e scienze ed ai concorsi di poesia. Non abbiamo mai registrato episodi di bullismo, droga o omofobia.”
Infine la signora Angela Spadaro, rappresentante dei genitori in consiglio di circolo (alle elementari) ed in consiglio di istituto (alle medie): “Sicuramente la struttura del primo circolo è nuova ma le finestre a piano terra ed al primo piano sono pericolose in quanto i battenti volgono all’interno delle aule; tanti genitori hanno richiesto la costruzione di una pensilina utilissima in caso di pioggia ed infine la mancanza di verde che il comune poi eventualmente dovrebbe curare…Da rappresentante dei genitori ho registrato alcune decisioni prese in modo poco democratico come nel caso della scelta tra la settimana lunga o corta dello scorso gennaio. In quella riunione fu ignorata la richiesta dei genitori di fare prima un sondaggio tra gli utenti e poi decidere.
Fu approvata la settimana corta e penso che in tanti non guardino all’interesse del bambino ed alla sua capacità di apprendimento. Per le scuole medie l’accorpamento dei tre plessi sembra portare a risultati positivi dopo un primo anno difficile a causa delle diverse realtà e della capacità di amalgama tra i docenti. Purtroppo anche alla “Galvani” c’è mancanza di verde e nello spazio antistante la scuola c’è bisogno di asfalto per le buche che creano pericoli ai ragazzi, ma nonostante la richiesta sia da parte del consiglio di istituto che dell’ingegnere della sicurezza, nulla è stato ancora fatto.
L’edificio della scuola media “P. Opromolla” non è idoneo ad accogliere gli studenti sia per una questione di spazio che per la mancanza di una palestra. Sono soddisfatta per il rinnovamento del corpo docenti e c’è da dire che ci sono quelli professionali che fanno il loro compito ed altri che svolgono solo il minimo sindacale.
A mio avviso l’amministrazione comunale dovrebbe incentivare dei percorsi pedonali per gli studenti affinchè diminuisca l’uso indiscriminato di auto per accompagnare i ragazzi a scuola e soprattutto sono fondamentali borse di studio (per elementari, medie e superiori) e buoni libri (per medie e superiori) così da sostenere le famiglie in difficoltà. Sarebbe importante avere un assessore alla Pubblica Istruzione col quale confrontarsi e non andare a bussare ogni volta alla porta del Sindaco (che ha questa delega) impegnato a risolvere già altri problemi della città.” Giuseppe Afeltra