Intorno alle 16.30 del 18 marzo 1944 il Vesuvio si risvegliò e fu uno degli avvenimenti più drammatici di quel periodo. L’Istituto di geofisica e vulcanologia, dell’Osservatorio vesuviano certificò un’attività durata fino al 7 aprile 1944
La caduta di ceneri e lapilli riguardò Angri e arrivò fino a Salerno, le strade diventarono nere e la notte la gente si recava ad assistere allo spettacolo del cratere fiammeggiante.