(Riceviamo e Pubblichiamo) Il diritto del più furbo, la forza del potere. Lo so, forse non arriverò alla vecchiaia, probabilmente lascerò questo mondo prima dell'età dell'indolenzimento fisico e mentale. E forse non è proprio una cattiva cosa. No, non sono uscito di senno, sono solo consapevole delle difficoltà cui vanno incontro le persone anziane che vivono da sole, certamente non per scelta personale, quando hanno a che fare con le storture di questa società.
E devo dire che non mi piacerebbe trovarmi nella medesima situazione. Quella che viviamo ormai non è una società per vecchi. Ma veniamo al fatto. Qualche settimana fa, una giovane e carina ragazza, si è introdotta con l’inganno in casa dei miei suoceri; spacciandosi per un’incaricata al controllo dei contatori (gas e luce), ha chiesto ed ottenuto accesso ai medesimi; una volta in possesso dei numeri cliente, si è dedicata al contratto. Ha “corteggiato” un poco l’uomo di famiglia, e gli ha fatto firmare una pseudo richiesta per la sostituzione dei contatori di cui sopra: in realtà era un contratto di migrazione verso una società di fornitura luce e gas. È andata via senza lasciare copia del contratto. Di conseguenza ci siamo accorti del fatto solo quando è arrivata la comunicazione dell’imminente attivazione del contratto, quando ormai erano trascorsi più di trenta giorni e stando alla normativa vigente, non era più possibile esercitare il diritto di ripensamento. Furbi no? Se non c’è il contratto contro chi o cosa si può esercitare il diritto? Cosi ci siamo decisi ad inviare comunque via fax, una diffida ad attivare il contratto di fornitura. Ma poi è arrivata una lettera di conferma della procedura di migrazione e dell’attivazione della fornitura. “Bene! – mi sono detto – è il momento di passare alle maniere forti. Andrò a fare una denuncia dai carabinieri.” E così ho fatto. Mi sono recato, certo della ragione, presso la caserma di Angri. Per prima cosa alla mia richiesta di presentare una denuncia/esposto mi è stato fatto notare che era un poco tardi e che forse sarebbe stato meglio tornare il mattino dopo (erano le 19,40 circa); a dire il vero mi stava anche bene, sarei tornato sacrificando tempo ad altre incombenze ma avrei comunque risolto il problema. Ma uno degli operatori (al momento in abiti civili), mi ha chiesto di cosa si trattasse. Una volta spiegata per sommi capi la dinamica dei fatti, ha subito avuto da ridire. E vi voglio elencare le sue osservazioni. La denuncia avrebbe dovuto farla mio suocero di persona (quando gli ho fatto notare che è allettato ed ho chiesto di conseguenza di venire di persona a casa e presenziare alla firma, mi ha detto che non è previsto dalla legge); Io non potevo assolutamente presentare una denuncia/esposto a nome suo, che se poi lui non fosse stato d’accordo chi avrebbe subito le conseguenze? Come a dire che ci divertiamo a fare denunce a tempo perso. Al massimo avrei dovuto far preparare una delega da un avvocato (pagando ovviamente una parcella); Se mio suocero ha firmato il contratto senza coercizione allora è tutto in regola e la colpa è di mio suocero che si è comportato in modo poco accorto. A nulla sono valse le mie rimostranze e la mia insistenza: una coppia di anziani che viene raggirata non può contare sull’aiuto delle forze dell’ordine e quindi dello stato. Chi diventa vecchio e perde lucidità e consapevolezza dei fatti, deve subire e stare zitto, sperando di non dover subire di peggio. Per questo comincio a pensare veramente che Angri non sia un paese per vecchi. Se non morirò prima, potrei trovarmi anche io a dover accettare una situazione simile, con chi ti guarda come un peso, chi ti evita come una cosa inutile, chi ti sfrutta per il suo tornaconto. Ed in tutto questo, chi dovrebbe tutelarti, scova cavilli per non farlo.
Carmine Lanzieri Battaglia
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