Pubblichiamo una lettera scritta da un cittadino angrese su facebook ed indirizzata al sig. Russo.
Egregio sig. Antonino Russo.
Non è a Lei che devo ricordare quanto le ex industrie MCM hanno rappresentato sogni ed aspettative di tutti gli angresi. Non è a Lei che devo ricordare i politici e gli imprenditori che si sono succeduti e che hanno usato le ex-MCM come una merce di scambio qualunque. Non è a Lei che imputo le mancate promesse sul futuro di quell'area, promesse che affollano le campagne elettorali di tutti i candidati a Sindaco degli ultimi trenta anni. Non è a Lei che devo far notare quanto questa area possa essere utile ai cittadini angresi, per riacquistare spazio, dignità e orgoglio.
Mi rivolgo a Lei da cittadino perché, a differenza di chi mi governa, so ancora riconoscere chi è che comanda veramente in questo paese. E lo voglio dire senza filtri o giri di parole. Anche se non nascondo di essere deluso da tutti quelli chi in questi anni avrebbero dovuto rappresentarmi, e che invece hanno preferito difendere la propria tranquillità, piuttosto che gli interessi della collettività. Avremmo meritato capitani più coraggiosi. Ma ora il coraggio sono costretto a chiederlo a Lei.
Lei è una persona che dalla vita ha avuto tanto. Anche quando sembrava che il mondo le dovesse crollare attorno. Le riconosco forza, caparbietà e un arguto spirito di iniziativa, ma qui non voglio tessere le sue lodi. Mi risulterebbe difficile in effetti, dal momento che conosco anche le ombre che offuscano la sua storia imprenditoriale.
Ciò che le chiedo è di far cessare un conflitto in questo paese che dura da decenni. Un conflitto che non ha visto nel tempo scontrarsi l'imprenditore contro l'amministrazione comunale, ma che ha diviso un'intera comunità, intere famiglie e che non lascia respiro ad una città che ormai non sa più come vivere, in cosa sperare, né tanto meno che cosa vuole. Ho sempre pensato che il meglio delle persone viene fuori nei momenti difficili, nel pieno degli anni. Ebbene questo è il momento. La sua saggezza ormai dovrebbe essere arrivata al punto da farLe capire che dell'area delle ex-MCM Lei potrebbe benissimo farne anche a meno.
E' per questo che Le chiedo di riflettere su di un gesto che potrebbe farla rimanere nella storia di Angri e non solo. Quella storia che va ricordata con riconoscenza, e non con timore. Non credo che Lei non ci abbia mai pensato. Sono sicuro che lo ha già fatto. E sono convinto anche che non sarà questa lettera a convincerla della bontà dell'idea. Ma se anche Achille ebbe pietà di Ettore dopo averlo trascinato miseramente per l'intero campo di battaglia, oggi le chiedo da Padre un gesto di pietà nei confronti di questa terra che di miserie umane e lavorative ne ha già vissute troppe.
Con rinnovata stima,
un cittadino angrese