Angri si espande sempre di più, le risorse a disposizione delle forze dell’ordine non bastano e i reati aumentano.
Come risolvere in parte il problema? Come al solito la tecnologia dispone di strumenti che possono aiutare (non risolvere).
Molte amministrazioni comunali in Italia hanno optato per sistemi di videosorveglianza più o meno sofisticati.
Un sistema di videosorveglianza consiste, spiegandolo in parole povere, in una rete di telecamere, distribuite nei punti ritenuti più a rischio di un territorio, in grado di monitorare 24 ore su 24 quello che accade e di imporre una sorta di pressione psicologica sui malintenzionati; insomma , lo scopo è quello di far sentire il fiato della giustizia sul collo di ladri, teppisti etc.
Le telecamere ormai possiedono zoom potentissimi capaci di inquadrare anche i brufoli di una persona, leggere le targhe delle auto, possono vedere di notte e possono essere gestite anche dall’altro capo del mondo attraverso internet o sofisticati collegamenti satellitari. Ovviamente inutile dire che sono digitali e che non hanno bisogno di nastri o videocassette ma semplicemente di computers che archiviano ore, giorni, mesi, anni di filmati.
In genere per sistemi sofisticati e con numerose telecamere si richiede anche la presenza costante di una sorta di regia al comando di operatori che controllano, pronti ad avvisare le forze dell’ordine in caso di necessità .
Maestri nell’arte della Videosorveglianza sono gli Inglesi che, sul loro territorio, nel 2008, contavano oltre 8 milioni di telecamere attive: noi nello stesso anno ne avevamo circa un milione e mezzo.
Questi sistemi non sono economici, richiedono controllo e manutenzione periodici, anche se a volte si paga tanto per avere un risultato mediocre o insufficiente. Questa, comunque, è una condizione che in Italia si riscontra troppo spesso negli appalti pubblici.
Forse non possiamo permetterci decine di volanti che ogni notte sorvegliano la città, possiamo invece permetterci degli operatori che da una saletta sorvegliano contemporaneamente decine di strade e di punti sensibili.
Uno dei prezzi da pagare è sicuramente accettare di essere osservati , di essere controllati quotidianamente, nulla considerando l'aspetto positivo di ridurre la privacy dei delinquenti.
Per aumentare la sicurezza nella propria città e quindi nella propria vita la maggioranza delle persone sono pronte a rinunciare ad una parte della loro privacy, anche se, siamo sinceri, in una cittadina o in un paese di privacy ne abbiamo poca…
Come dice il proverbio? Il paese è piccolo la gente mormora. Ecco! Parole sante! Peccato che la gente non mormori abbastanza con le forze dell’ordine e che troppo spesso per "non avere problemi" chiuda gli occhi.
Abbiamo avuto risse con accoltellamenti, scippi, rapine, atti vandalici, ecc... Paghiamo conti salatissimi per colpa dei teppisti.
Ormai il problema della sicurezza e della sorveglianza sono diventati seri e non è facile capire i motivi per cui il nostro paese, Angri, non sia ancora dotato di un efficace ed efficiente sistema di videosorveglianza che consentirebbe di frenare inciviltà e delinquenza, oltre a fornire un valido deterrente ad una stupidità dilagante.
Qui di segutio, alcuni link che parlano della videosorveglianza ad Angri... tanti buoni propositi ma ad oggi ancora nulla di concreto.