Angri saluta il Maestro Nicola D’Ambrosio
Angri saluta un grande uomo di Sport e di vita, il Maestro Nicola D’Ambrosio, un angrese conosciuto da tutti e diventato famoso anche grazie alle innumerevoli partecipazioni televisive tra gli anni ottanta e novanta, molti ricorderanno, tra le tante, le sue performance a "Scommettiamo Che?" la popolarissima trasmissione di Raiuno condotta da Fabrizio Frizzi e a "Bellezze al Bagno", il programma di Rete4 nel quale fece esplodere con la sola forza dei suoi polmoni una borsa di acqua calda.
Un uomo forte sia nell'animo che nel corpo che lascia sicuramente un grande vuoto in tutti coloro che lo hanno conosciuto.
Letrescimmiette porgono sentite condoglianze alla famiglia.
http://www.letrescimmiette.info/idee-proposte-e-suggerimenti-per-angri/itemlist/tag/angresi.html?start=10#sigProGalleria801ddb422e
Un giovane angrese muore a 21 anni dopo un intervento a Bologna
Un giovane angrese muore a soli 21 anni dopo un intervento chirurgico presso l'Ospedale di Bologna. Giovanni Stile viveva ad Angri in via Ardinghi e si era recato nella città emiliana per sottoporsi pare ad una visita specialistica, dopo un intervento ambulatoriale il decesso, avvenuto per cause ancora tutte da chiarire.
Sul tragico episodio, che ha sconvolto parenti ed amici, indaga ora la Procura della Repubblica di Bologna.
La notizia è stata diffusa da "Il Mattino" di Salerno (clicca qui) , lasciando l'intera comunità angrese in uno stato di profonda angoscia e tristezza.
Fonte:"Il Mattino" di Salerno (clicca qui)
La stecca nel coro ... dell'informazione
(Riceviamo e pubblichiamo) Ricordo anni fa, durante una cerimonia di premiazione per un evento giornalistico qui ad Angri, incontrai, ed ebbi modo di conoscere per quella sera, una persona che prima di andare via mi lasciò il suo indirizzo di posta elettronica. La sua “id” di posta era lasteccanelcoro, non ricordo il dominio di posta nè altro.
Per molto tempo questo ricordo è rimasto sopito dentro di me, come uno di quei virus dormienti, che si attivano quando meno ce lo aspettiamo, in determinate condizioni, in non meglio specificate situazioni.
Il significato dell’espressione “essere una stecca nel coro” è abbastanza chiaro: si riferisce ovviamente ad una persona che non riesce a stare dietro agli altri coristi, che non è capace di seguire le indicazioni del maestro del coro che, il più delle volte è costretto ad estromettere questa persona dal gruppo, prima che rovini la bella voce degli altri, e comunque prima che ci sia un’esibizione in pubblico che potrebbe mettere in cattiva luce se non addirittura vanificare il lavoro svolto. Una persona stonata non può far parte del coro.
Ed è un poco quello che è successo a me ultimamente. Sono stato trattato come una stecca nel coro, un virus da debellare, qualcosa che siccome stonava troppo con il “coro” non poteva continuare a farne parte. È così facile emarginare chi non la pensa come loro, specialmente se il coro lo dirigono loro, se il coro lo hanno fondato loro, se il coro canta solo le canzoni che vogliono loro!
Nel panorama “coristico” angrese di esempi del genere ce ne sono altri, ensemble di voci che pur di rimanere sulla breccia e non perdere quel pizzico di visibilità duramente conquistata, si “immolano” sull’altare dell’ipocrisia e della polemica a buon mercato. Tant’è che ultimamente Angri sembra avere una sola voce: quando tutti i cori cantano insieme, non si sente alcuna differenza. Ed è questa l’informazione angrese, un coro, sicuramente a più voci, ma che eseguono tutte la stessa canzone, scritta, arrangiata, prodotta, eseguita e distribuita dagli stessi soloni, saccenti e moralisti a modo loro.
Io ho sempre amato scrivere, e mi è riuscito, più o meno decorosamente, di tramutare i pensieri in parole. Lo facevo già dal liceo, quanto la professoressa di italiano Rosa La Mura (deceduta pochi anni fa), i miei “temi” non li correggeva, aspettava di trovarsi in classe e di chiamarmi alla cattedra, dove, più o meno dolcemente mi chiedeva di spiegarle e di spiegare alla platea di studenti, cosa io avessi voluto dire. E devo dire che questo mi ha aiutato molto nella mia crescita “espressiva”, visto che mi ritrovo una discreta facilità di comunicazione con gli altri. I miei “temi” avevano sempre la quarta facciata zeppa di note della professoressa, dove lei pazientemente mi spiegava che: il tema era scritto bene, scorrevole e corretto, piacevole ed interessante, ma che non era attinente con la traccia. Già a quel tempo avevo difficoltà a rimanere nel “coro”. Il giudizio in termini numerici la dice tutta: i miei voti andavano dal tre al cinque meno meno (anche se, quando poi sono stato bocciato nel 1980, lei fu l’unica a darmi un sette sui “quadri” che vennero esposti al pubblico).
Ho continuato poi pubblicando comunicati da parte delle associazioni di cui sono stato membro attivo: ricordo con estremo piacere alcune attività svolte, prima con “Gruppo Amici” e poi con “Angri 2000” confluita poi in “Angri nel 2000”, fino ai giorni nostri, dove molti dei comunicati, rilasciati ad uso e consumo degli organi di stampa da parte di Confesercenti Angri, sono scritti da me.
Ho preso a pubblicare, quando possibile, anche su Angri 80. Più che altro lettere di “denuncia” di episodi discutibili oppure di problematiche riferite alla sicurezza stradale, che una volta protocollate o consegnate presso gli organi competenti, rendevo pubbliche attraverso le pagine del “mensile degli angresi”. Ma il mio sogno era di diventare giornalista. Un sogno lungo una vita che mi sono messo in testa di realizzare. Non sto qui a spiegare come si diventa giornalista, ma è sicuramente molto semplice, visti i tanti “redattori” sguinzagliati sul territorio, ai quali potete chiedere lumi. Una cosa è essenziale: bisogna pubblicare, su qualsiasi piattaforma, web, video, carta stampata oppure radiofonica, i propri articoli.
Così è nata la mia collaborazione continuativa con Angri 80. Mi sono ritagliato uno spazio con una rubrica, “Alle falde del monte Taccaro”, che, tra dimenticanze varie, firme tagliate, nomi di personaggi cambiati, era presente da qualche mese sul giornale. Mi era stato posto ed imposto, un solo paletto, che si scrivesse di Angri, ed io così ho fatto, accettando. Fino a quando non ho cominciato a "steccare". Mi sono permesso di scrivere che Angri 80 é fazioso, perché permette ad un suo redattore, quand'anche sia uno dei fondatori, di scrivere a senso unico, fregandosene della notizia, propinando pura e semplice opinione senza l'ausilio dei fatti. Ho avuto la faccia tosta di parlarne, ho osato arrogarmi il diritto di farlo all'interno di una rubrica del "suo" stesso giornale. Ma tant'è, il suo veto é stato determinante, ed il mio "pezzo" non è uscito.
Ed io resto fuori dal coro, però continuerò a "cantare" per chi vorrà ascoltare la mia voce. E chissà potrebbe venirmi voglia di fondare un coro tutto mio, insieme ad Aldo, farlo nostro e cantare "dissonanti" dagli altri cori. Eseguire spartiti che seguano il ritmo della verità: notizie, se notizie, opinioni, se opinioni. Ma sempre confortati dai fatti, ed i fatti non si possono guardare con un occhio solo come qualcuno continua a fare. Punto.
Carmine Lanzieri Battaglia
Angri saluta una figura storica de O'Revotapopolo: Vincenzo Aiello
Angri saluta un altro volto storico, si è spento Vincenzo Aiello, ex dipendente comunale e storico "Pazzariello" del folklore angrese. A ricordare la sua figura e importanza la frase pubblicata sui social network da O' Revotapopolo: "Le persone come lui non muoiono per sempre, solo si allontanano. Lo sentiremo sempre nel nostro cuore"
Le esequie lunedì 15 settembre alle ore 16,30.
(foto da facebook)
Angri: addio al dottore Silvio Gallucci
Angri saluta un'altra figura storica, nella mattinata di oggi è scomparso il dottore Silvio Gallucci, titolare dell’omonima farmacia ad angolo tra via Zurlo e via Giudici.
I funerali saranno celebrati giovedi 21 agosto alle ore 09.00, nella Collegiata di San Giovanni Battista.
Angresi: Nuovo prestigioso incarico per il Prefetto Umberto Postiglione
Il Consiglio dei Ministri ha nominato il dott. Umberto Postiglione Direttore Nazionale dell’Agenzia dedicata all’amministrazione e la destinazione dei beni confiscati alle mafie per le sedi di Roma, Reggio Calabria, Palermo e Milano.
Un incarico prestigioso e di forte responsabilità che premia l’esperienza e la professionalità dell’ex Prefetto di Palermo.
In bocca al lupo a s.e. Dott. Postiglione e Auguri per la sua carriera!
Angri: Cerimonia civile di commiato per il professore Luigi Orlando.
Domenica 18 maggio, nell'atrio di palazzo Doria, sensibilmente messo a disposizione dall'Amministrazione comunale, si è svolta una toccante cerimonia civile di commiato per dare l'estremo addio al professore, nonché compagno e scrittore, Luigi Orlando, che lo scorso 16 maggio ha cessato di vivere dopo una lunga e grave malattia. Alla cerimonia, presenti la moglie Marisunta De Conte ed i figli Mariella e Giulio, parenti ed amici, hanno preso la parola, così come voluto dallo stesso defunto, il giornalista Antonio Lombardi, il professore Enrico De Vivo, il dirigente scolastico Vincenzo Cutolo, il responsabile provinciale dello Spi-Cgil Lino Picca e il presidente del Centro Iniziative Culturali Luigi D'Antuono.
I cinque intervenuti hanno ricordato, rispettivamente, l'adesione giovanile al movimento sessantottino e ai valori del socialismo libertario e progressista, la figura missionaria del professore e dell'educatore, l'impegno sociale, culturale e sindacale e quella del ricercatore storico. Aspetto quest'ultimo che, dopo alcuni anni di ricerca e poco prima dell'inizio dell'invalidante malattia, è maturato nella redazione del bel libro "Il Comandante Romeo – Storia del partigiano angrese Renato Raiola", edito nel 2004 dal Centro Iniziative Culturali, per riportare alla memoria degli Angresi, soprattutto delle giovani generazioni, un grande esempio di resistenza al nazifascismo di un giovane uomo del Sud, sacrificatosi in quel di Piacenza per il ritorno della libertà e della democrazia in Italia.
Angri: l'ultimo saluto al professore e scrittore Luigi Orlando
Ci ha lasciati l'amico e compagno professore Luigi Orlando. Dopo una lunga malattia, ci ha lasciati, all’età di 62 anni, il professore Luigi Orlando, amico e compagno, nonché collaboratore di Angri ’80, alla moglie Marisunta De Conte e ai figli Mariella e Giulio, nonché ai parenti tutti, la redazione di ANGRI ’80 esprime le più vive condoglianze. La cerimonia civile di commiato si svolgerà domani, domenica 18 maggio, in piazza Doria, alle ore 15:30. Si invitano cittadini, amici e compagni che lo hanno conosciuto a partecipare.
Nato ad Angri nel 1952, Luigi si laureò nel 1976 presso l'Università degli Studi di Salerno col massimo dei voti e la lode, con una tesi su Giovanni Amendola, avendo come relatore il prof. Ferdinando Cordova, titolare della cattedra di Storia dei partiti e movimenti politici. Dal 1977 è stato docente di Lettere nella scuola media, per alcuni anni nel comasco poi in provincia di Napoli, specializzato per l'insegnamento degli alunni disabili, formatore di formatori, abilitato per l'insegnamento di italiano e latino nei Licei, ha ricoperto per diversi anni la funzione di tutor per il rinnovamento della didattica della storia contemporanea.
È stato il biografo, con la collaborazione della figlia Mariella, del partigiano angrese Renato Raiola, al quale è dedicata l'omonima via cittadina e sulla cui vita, breve ma eccezionalmente significativa, Luigi ha profuso alcuni anni di appasionata ricerca, conclusasi con la redazione del bel libro "Il Comandante Romeo – Storia del partigiano angrese Renato Raiola", edito nel 2004 dal Centro Iniziative Culturali, per riportare alla memoria degli Angresi, soprattutto delle giovani generazioni, un grande esempio di resistenza al nazifascismo di un giovane uomo del Sud, sacrificatosi in quel di Piacenza per il ritorno della libertà e della democrazia in Italia.
Antonio Lombardi
Addio a don Gerardo Del Pezzo: Angri saluta un altro caro sacerdote
Dopo don Giovanni e don Alfonso, Angri saluta anche don Gerardo Del Pezzo che questa mattina ha lasciato la vita terrena per tornare tra le braccia del Padre.
Don Gerardo, classe 1930, avrebbe compiuto 84 anni il prossimo 6 settembre. Ordinato sacerdote nel 1956, è stato parroco fino a qualche anno fa. Tuttora, celebrava la Santa Messa ogni mattina nella chiesetta della Congrega di Santa Caterina ad Angri.
Sarà possibile dare un ultimo saluto a don Gerardo presso la Collegiata di San Giovanni Battista in Angri fino a domani mattina, 15 maggio 2014, alle ore 9.30 saranno celebrate le esequie.
(foto diocesinocerasarno.it)
Angri, per non dimenticare: addio Carminuccio
Angri saluta con grandissimo affetto un uomo buono e gentile, dotato di un'immensa dignità, Carminuccio, una persona conosciuta da tutti gli angresi e ricordato da più generazioni. Un uomo che Angri non dimenticherà mai.
La notizia della sua scomparsa è stata data sui social network da "Soprannomi Angresi".
(foto da facebook di "Soprannomi Angresi")