Curiosita' (576)
Nessun costo e nessuna tariffa, solo offerte libere destinate a sostenere progetti in Burkina Faso. La risposta di don Silvio Longobardi alle accuse infondate dell’Associazione Fotografi professionisti Angresi
È stato diffuso ieri un comunicato firmato dall’Associazione Fotografi Professionisti Angresi, contenente una serie di accuse infondate nei confronti di don Silvio Longobardi, parroco della Comunità santa Maria del Carmine, nonostante il sig. Paolo Novi, membro dell’associazione e autore dello stesso scritto, sia stato ricevuto dal parroco lo scorso 2 maggio 2014, nell’ufficio parrocchiale, e a lui siano state esaustivamente presentate le motivazioni e le scelte pastorali del sacerdote.
I fotografi sostengono di essere stati “cacciati fuori dalla parrocchia” mentre si celebravano le Prime comunioni, perché il parroco avrebbe deciso di favorire una fotografa sua “fiduciaria” la quale percepirebbero un compenso più alto rispetto a quello chiesto dai membri dell’associazione. Una prima calunnia.
Don Silvio Longobardi, da vent’anni impegnato in attività di sostegno alle famiglie e ai minori, qui nel nostro Agro (ha fondato la casa di accoglienza Maria Madre della Vita a sant’Egidio del Monte Albino e la Cittadella della carità in Angri) e nel mondo (in Burkina Faso e in Ucraina) ha scelto di adottare uno stile pastorale basato sulla liberalità, coinvolgendo fotografi che prestano gratuitamente la loro opera professionale. Non ci sono costi, non ci sono tariffe, ci sono semplicemente offerte. E ciascun fedele partecipa, nella misura in cui lo ritiene, alla vita e al sostentamento della comunità parrocchiale. Questo criterio vale per tutte le celebrazioni, compresa la prima Comunione. Alle famiglie non è stato chiesto e non sarà chiesto nulla, ciascuno ha dato o darà la sua offerta, liberamente. I fotografi che hanno dato la disponibilità a collaborare al servizio della comunità santa Maria del Carmine in Angri non riceveranno alcuna remunerazione per il lavoro svolto con competenza e professionalità. Le libere offerte della famiglie saranno destinate a progetti di carità che l’associazione Progetto Famiglia svolge in Burkina Faso.
Nel comunicato si accusa il sacerdote di avere una visione “proprietaria della Chiesa”. Il parroco è il primo responsabile della comunità ed ha il diritto di scegliere i collaboratori, e tali sono anche i fotografi, stando alle Norme pastorali recentemente pubblicate dal Vescovo. In merito alla scelta dei fotografi, non si tratta di una sola persona – come maliziosamente vuole far intendere il comunicato – ma di più persone, almeno tre fino a questo momento, che hanno dato la loro disponibilità a collaborare a titolo totalmente gratuito.
Il parroco non ha mai chiesto ai fotografi di uscire dalla Chiesa, ha chiesto la cortesia di non occupare lo spazio antistante l’altare per fare fotografie durante la celebrazione eucaristica. Sia prima che dopo la celebrazione, essi hanno potuto liberamente scattare foto. E anche durante la celebrazione, come tanti presenti possono testimoniare.
Per quanto riguarda l’accordo con la Curia, i fotografi e i fiorai sono stati ricevuti in Curia per presentare loro le nuove Norme pastorali. Non risulta che il parroco abbia ricevuto un esplicito e formale impedimento da parte del Vescovo a continuare nell’azione pastorale intrapresa.
Tutte queste cose, come ribadito sopra, sono state spiegate al sig. Paolo Novi in un incontro personale, da lui chiesto, avvenuto venerdì 2 maggio 2014 nell’ufficio parrocchiale. Evidentemente non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire se a distanza di pochi giorni viene firmato un comunicato pieno di bugie e inesattezze.
Ultima precisazione: c’è una storia ventennale di carità, scritta con fatica e sacrifici, che parla del nuovo parroco, al suo vocabolario appartengono parole come liberalità e gratuità e non gli epiteti che in maniera calunniosa gli sono stati messi in bocca. In natura, a parte la stupidità, che è congenita, nulla si inventa da un giorno all’altro.
Antonietta Abete
vicedirettore di Insieme
mensile della diocesi Nocera Inferiore - Sarno
(Riceviamo e pubblichiamo) Date a Cesare quel che è di Cesare date a Dio quel che è di Dio...
Così l'AFPA (Associazione Fotografi Professionisti Angri) risponde all'atteggiamento del nuovo parroco della Parrocchia della Madonna del Carmine di Angri.
L'AFPA è un'associazione che da anni unisce i fotografi professionisti del paese con lo scopo di scambiare idee, condividere percorsi, prevenire dissapori e rivalità, ma anche una associazione che organizza eventi fotografici, concorsi e corsi di fotografia. Garantisce inoltre servizi professionali ai clienti durante tutte le funzioni religiose più caratteristiche come le Prime Comunioni e le Cresime.
Angri è stata una delle prime città ad adottare il turno di presenza con uno dei fotografi associati. Così c’è meno confusione e si riesce a rendere al meglio alle famiglie l’opera artistica che immortala un ricordo che è per sempre. Questa cosa è risultata apprezzata da tutti i parroci delle chiese di Angri: un modo per lavorare tutti serenamente e in armonia, con servizi a costo giusto per la clientela e con il massimo rispetto per le Istituzioni Religiose. Tanto è vero che il tutto è stato suggellato con un accordo , e quindi riconosciuto anche dalla diocesi di Nocera-Sarno, in uno degli ultimi incontri periodici avvenuto tra i fotografi professionisti e la Curia Vescovile, anche perché l'AFPA è l'unica associazione del comprensorio, che da anni garantisce serietà e professionalità. Ma veniamo al fatto: l'associazione sostiene che il nuovo Parroco della Madonna del Carmine Don Silvio, secondo una visione “proprietaria” della Chiesa, che invece dovrebbe essere patrimonio di tutti, ha deciso di far effettuare i servizi fotografici ad una persona da lui scelta, ovvero ad una fotografa non professionista e per giunta nemmeno di Angri. Questa ragazza fiduciaria di don Silvio, a lavoro svolto, percepirà una quota più alta di quella che normalmente i fotografi professionisti angresi chiedono. Un gran controsenso per un parroco che predica il non lucro, ma che a conti fatti si rende complice di comportamenti contraddittori . Insomma un regime di “monopolio” che offende il buon senso, genera concorrenza sleale, favorisce l'abusivismo, evadendo tasse e andando contro i criteri di legalità, il tutto a discapito del mondo dei professionisti fotografi e delle imprese. Inevitabilmente tutto ciò farà aumentare il costo finale per la clientela in quanto in questo modo si toglie il pane quotidiano a chi vive di un lavoro onesto e di passione artistica per la fotografia.
Un'ingiustizia che viene proprio da chi dovrebbe tutelare il valore dell’Amicizia, della Serenità, dell’Uguaglianza, da chi dovrebbe essere insomma un Padre per tutti!
Tuttavia i Fotografi Professionisti hanno deciso di manifestare pacificamente il loro disaccordo senza creare nessun disagio né agli eventi religiosi, né all’uomo di fede, con la speranza che la Santa Immagine della Vergine saprà illuminare il Pastore smarrito affinché trovi la giusta strada del buon senso e della convivenza sul territorio.
N.P. AFPA (Associazione Fotografi Professionisti Angri)
La risposta di don Silvio Longobardi alla polemica dei fotografi angresi (clicca qui)
In una operazione congiunta dei carabinieri del nucleo investigativo di Castello di Cisterna e dei Ros è stato arrestato ad Angri Francesco Maturo, 43 anni, di San Giuseppe Vesuviano, considerato il reggente del clan di camorra dei «Fabbrocino», e latitante dal dicembre 2012
Francesco Maturo era tra i 100 latitanti più pericolosi e il suo nascondiglio era proprio ad Angri, in una villetta di due piani nelle vicinanze di via Nazionale. .
Quando i carabinieri lo hanno bloccato aveva due pistole e un documento di identità falso.
Ne parlano:
Il Mattino (clicca qui)
La Città di Salerno (clicca qui)
Il prossimo fine settimana si avvia a conclusione la Missione svolta dai seminaristi del Seminario Metropolitano “Giovanni Paolo II” di Pontecagnano nella città di Angri.
Sabato 10 maggio sono previste due grandi feste in piazza Annunziata: la prima coinvolgerà i bambini e ragazzi delle parrocchie a partire dalle ore 16.00, con giochi, canti e preghiere; la seconda è dedicata soprattutto ai giovani e agli adulti con il Concerto di don Giosy Cento a partire dalle ore 21.00.
Domenica 11 maggio alle ore 20.00, il Vescovo Giuseppe Giudice celebra la Santa Messa conclusiva nella parrocchia Santa Maria delle Grazie.
Ancora un furto al Cimitero Comunale di Angri. Ignoti hanno portato via delle attrezzature di proprietà dell’Azienda comunale Angri Eco Servizi, un bottino del valore di circa mille euro.
I malviventi hanno agito nelle ore notturne e una volta entrati nella struttura hanno forzato l'ingresso dell'ufficio del direttore, il quale accortosi dell'accaduto ha sporto immediatamente denuncia.
(foto di archivio)