(Riceviamo e pubblichiamo) Date a Cesare quel che è di Cesare date a Dio quel che è di Dio...
Così l'AFPA (Associazione Fotografi Professionisti Angri) risponde all'atteggiamento del nuovo parroco della Parrocchia della Madonna del Carmine di Angri.
L'AFPA è un'associazione che da anni unisce i fotografi professionisti del paese con lo scopo di scambiare idee, condividere percorsi, prevenire dissapori e rivalità, ma anche una associazione che organizza eventi fotografici, concorsi e corsi di fotografia. Garantisce inoltre servizi professionali ai clienti durante tutte le funzioni religiose più caratteristiche come le Prime Comunioni e le Cresime.
Angri è stata una delle prime città ad adottare il turno di presenza con uno dei fotografi associati. Così c’è meno confusione e si riesce a rendere al meglio alle famiglie l’opera artistica che immortala un ricordo che è per sempre. Questa cosa è risultata apprezzata da tutti i parroci delle chiese di Angri: un modo per lavorare tutti serenamente e in armonia, con servizi a costo giusto per la clientela e con il massimo rispetto per le Istituzioni Religiose. Tanto è vero che il tutto è stato suggellato con un accordo , e quindi riconosciuto anche dalla diocesi di Nocera-Sarno, in uno degli ultimi incontri periodici avvenuto tra i fotografi professionisti e la Curia Vescovile, anche perché l'AFPA è l'unica associazione del comprensorio, che da anni garantisce serietà e professionalità. Ma veniamo al fatto: l'associazione sostiene che il nuovo Parroco della Madonna del Carmine Don Silvio, secondo una visione “proprietaria” della Chiesa, che invece dovrebbe essere patrimonio di tutti, ha deciso di far effettuare i servizi fotografici ad una persona da lui scelta, ovvero ad una fotografa non professionista e per giunta nemmeno di Angri. Questa ragazza fiduciaria di don Silvio, a lavoro svolto, percepirà una quota più alta di quella che normalmente i fotografi professionisti angresi chiedono. Un gran controsenso per un parroco che predica il non lucro, ma che a conti fatti si rende complice di comportamenti contraddittori . Insomma un regime di “monopolio” che offende il buon senso, genera concorrenza sleale, favorisce l'abusivismo, evadendo tasse e andando contro i criteri di legalità, il tutto a discapito del mondo dei professionisti fotografi e delle imprese. Inevitabilmente tutto ciò farà aumentare il costo finale per la clientela in quanto in questo modo si toglie il pane quotidiano a chi vive di un lavoro onesto e di passione artistica per la fotografia.
Un'ingiustizia che viene proprio da chi dovrebbe tutelare il valore dell’Amicizia, della Serenità, dell’Uguaglianza, da chi dovrebbe essere insomma un Padre per tutti!
Tuttavia i Fotografi Professionisti hanno deciso di manifestare pacificamente il loro disaccordo senza creare nessun disagio né agli eventi religiosi, né all’uomo di fede, con la speranza che la Santa Immagine della Vergine saprà illuminare il Pastore smarrito affinché trovi la giusta strada del buon senso e della convivenza sul territorio.
N.P. AFPA (Associazione Fotografi Professionisti Angri)
La risposta di don Silvio Longobardi alla polemica dei fotografi angresi (clicca qui)