E' già da un pò di tempo che ad Angri si verifica un particolare tentativo di truffa, purtroppo andato anche a buon fine in molte occasioni.
Un giovane ferma per strada o sotto alle proprie abitazioni delle persone, spesso anziane, in particolar modo signore, e spacciandosi per un avvocato, un assicuratore o per un amico chiede se il figlio del malcapitato è in casa.
Alla risposta negativa del genitore ( se invece la fortuna vuole che il figlio sia veramente a casa o nelle vicinanze l'uomo con una scusa si allontana velocemente) si presenta come un amico avvocato del figlio, un assicuratore, un creditore o altro, dichiarando di dover risolvere una questione con lui, come ad esempio o di non essere riuscito a cambiare un assegno o di avere una controversia aperta (il figlio gli deve dei soldi).
In questo momento la persona anziana è già in agitazione e al tentennamento del genitore il truffatore con fare gentile si presta anche di fare una telefonata al figlio dell'anziano, dall'altro capo risponde un complice che con tono camuffato e basso finge di essere la persona in questione e conferma che è tutto vero. "Il debito? Sì, 500 euro". Oppure "si, l'assegno di 300 euro è mio, lo puoi cambiare!"
L'anziano genitore preso dalla confusione (figlio, amico, avvocato, assegno, soldi, ecc...) cade nella trappola e consegna la somma al sedicente finto avvocato. È la truffa del momento.
Sarebbe opportuno mettere a conoscenza quante più persone possibilì delle dianamiche raccontate al fine di evitare altri raggiri, raccomandandosi sempre di diffidare di chiunque venga a chiedere denaro.
Inoltre consigliamo:
1) Non fate mai entrare sconosciuti in casa.
2) Nel dubbio chiedete documenti e chiamate i carabinieri.
3) Attirate subito l'attenzione di vicini, passanti o amici per farvi aiutare.
4) Raccontate le cose strane che vi accadono senza aver il timore di essere derisi.
5) Qualora apriate la porta di casa (soprattutto ai venditori porta a porta) assicuratevi di bloccare la porta in modo tale che anche se ci provano non possano spingere con fare abile voi e la porta pur di entrare.