Buona la sceneggiatura, la storia basata sui fatti realmente accaduti, insomma tutti bravi. Un plauso va a Vincenzo del Sorbo (Mast'Enzino) che ha voluto portare in scena i 4 atti della commedia : "Una Città nel mio paese", che racconta il suggestivo mondo di Don Enrico Smaldone, fondatore della Città dei Ragazzi. Nellacommedia ci sono tutti quesi personaggi e quei luoghi che, in un certo modo, contribuirono ad alimentare la vicenda di Don Enrico: Il ciclista Faustino, La banda musicale, La Famiglia e le MCM, riproposte dalla penna di Del Sorbo, grazie sopratutto alla preziosa collaborazione dei ragazzi del "Borgo Ardinghi", nati proprio dalla sua capacità, di creare un gruppo.
Loro hanno dato la precipua testimonianza della vita di Don Enrico, quest’ uomo Santo e Sacerdote della piccola comunità Angrese. In tanti hanno assitito alla rappresentazione presso l’auditorium della Chiesa di Costantinopoli di Angri, ottimi gli ambienti creati per accompagnare le scene interpretate dai giovani attori in erba. Hanno portato il suo saluto il Consigliere Comunale Marco De Simone, il parroco Don Luigi La Mura e le Suore Battistine.
L’unico episodio negativo di questa serata, l’assenteismo in massa degli Amministratori Comunali delle grandi occasioni, motivando il loro impegno altrove. Grande interpretazione del giovane Luigi Parlati, che ha interpretato il ruolo di Don Enrico, calatosi nei panni del sacerdote con molta somiglianza fisica e fisiognomonica. Magistrale anche l'interpretazione di: Rosario Magno, Francesco Pontillo, Alessandro Ferraioli, Antonio De Luca, Giovanni Del Sorbo, Nunzia Cicalese, Chiara De Luca, Elison La Mura, Maria Luisa Alfano, Davide e Sara Sebaihi e Ludovico Mazzola, che hanno dato una prova di grande spessore con la supervisione di Salvatore Russo.