Don Antonio Mancuso nuovo parroco delle Parrocchie Ss. Annunziata e S. Maria del Carmine
Nella mattinata di oggi lunedi 8 settembre il Vescovo della Diocesi di Nocera Inferiore-Sarno, Monsignor Giuseppe Giudice, ha comunicato nuove nomine per le parrocchie della comunità, tra questi anche il nuovo parrocco delle Parrocchie Ss. Annunziata e S. Maria del Carmine, a sostituire Don Salvatore Fiocco nominato parroco della Parrocchia Maria SS. delle Tre Corone e amministratore parrocchiale della parrocchia S. Matteo in Sarno sarà Don Antonio Mancuso, classe 1964, ordinato sacerdote nel 1991.
La notizia è stata ufficializzata anche sul sito della diocesi.
Angri: la tradizionale processione della Madonna del Carmine per le strade di Angri
Ieri, 20 luglio 2014, come ogni anno in occasione della Festa di Santa Maria del Carmine, la comunità dei fedeli della Parrocchia come da tradizione ha portato la statua della Vergine del Carmelo in processione per le strade di Angri
Polemica Parrocchia del Carmine:la maggioranza dei fotografi angresi si dissocia dall’accordo
(Riceviamo e pubblichiamo) La maggioranza dell'AFPA per coscienza e coerenza si dissocia e rifiuta categoricamente di accettare e controfirmare la compromissoria lettera scritta e redatta in forma unilaterale dal solo Don Silvio senza la minima possibilità di apportare una qualsivoglia modifica.
La stessa lettera è stata accettata e firmata dalla restante parte dei componenti dell'AFPA, per quanto ci riguarda la sempre più sgradevole vicenda è chiusa e non seguiranno altri comunicati.
AFPA
PAOLO NOVI
GEREMIA SEVERO
ALFONSO NOVI
SEBASTIANO SEVERO
NICOLA GUARINO
ELIO ABATE
GIOACCHINO MILO
DE ROSA ANNUNZIATA
MASSIMO SANTARPIA
Angri: pace fatta tra fotografi e parroco
(Riceviamo e Pubblichiamo) Comunicato Stampa congiunto Associazione A.F.P.A. Fotografi Professionisti di Angri Parrocchia santa Maria del Carmine
Una mancata e insufficiente comunicazione ha creato malintesi tra la nostra associazione e la parrocchia santa Maria del Carmine in relazione alla celebrazione delle Prime Comunioni. Successivi incontri hanno permesso di capire meglio la proposta del parroco, don Silvio Longobardi, e di stilare questo comunicato con il quale l’associazione riconosce e apprezza il progetto pastorale della parrocchia santa Maria del Carmine, dispiacendosi per le intemperanze che hanno creato disturbi durante la Messa del giorno 11 maggio. L’associazione s’impegna ad aderire al progetto di carità proposto dalla parrocchia mettendo gratuitamente a disposizione la competenza e la professionalità dei propri associati.
Il presidente Michele Novi
Don Silvio Longobardi, a nome della comunità parrocchiale santa Maria del Carmine, prende atto di questa rettifica e si dichiara disponibile ad accogliere i fotografi associati, premessa di una più ampia e futura collaborazione.
Il parroco Don Silvio Longobardi
Polemica Fotografi: Antonietta Abete, v.direttore del mensile Insieme, risponde a Paolo Novi
(Riceviamo e Pubblichiamo) Gentile Paolo,
forse le riuscirà difficile capirlo, ma io non ho padroni, sono solo al servizio della verità. Sono pronta ad incontrarla per ascoltare le sue ragioni quando vuole. Così, in quell'occasione potrà spiegarmi come mai i fotografi angresi che non fanno parte dell'AFPA sono sempre stati esclusi dall'assegnazione dei turni delle Prime comunioni. Anche loro hanno famiglie e figli da sfamare. Più che un'associazione, l'AIPA sembra avere i tratti di un cartello.
Potrà anche spiegarmi in base a quale indicatore sono state calcolate le tariffe che avete stabilito insieme e che reputate eque. Potrà mostrarmi le fatture che lei e i suoi colleghi emettete per ogni battesimo, prima comunione, confermazione e matrimonio. Visto che siete così attenti al tema dell'evasione fiscale, sono certa che avete una contabilità puntuale e regolare. E immagino che anche la sua associazione sia regolarmente registrata al Tribunale.
Ma c'è una cosa che vorrei lei mi spiegasse prima di ogni altra, e che in questi giorni non è emersa da nessuna fonte. Lei dice di essere stato cacciato fuori dalla parrocchia santa Maria del Carmine. Come mai non parla della violenza, e non solo verbale, che lei e i suoi colleghi avete usato domenica mattina in quella che definite la casa di tutti? E su questo punto, che dovrebbe solo farvi arrossire, le assicuro che ho sentito molte fonti.
Quando incontrerà il Vescovo Giudice gli racconti dell'ampia gamma di parolacce ed improperi che avete usato, sotto gli occhi di tanti operatori pastorali.
Davvero una bella testimonianza di educazione e professionalità. Vede, nella vita ognuno può avere idee e convinzioni, lottare e difenderle anche quando non sono condivise dagli altri. Ma se per farlo si usa la violenza, la battaglia è persa in partenza.
Dimenticavo: i fotografi che finora hanno accettato di partecipare al progetto di solidarietà che ha l’obiettivo di costruire una casa per studentesse in Burkina Faso sono tre. Anche loro hanno famiglie e figli, ma credono nel valore della solidarietà e sono disposti a mettere un po’ del loro tempo a diposizione per la costruzione del bene comune.
Antonietta Abete
Angri: continua la polemica sulla questione dei fotografi in Chiesa, la replica di Paolo Novi
(Riceviamo e pubblichiamo) Egregia sig.ra Antonietta Abete,
mi dispiace dirle che le basi elementari per chi vuol fare del sano giornalismo, prima di pronunciarsi, sono sempre state quelle di ascoltare le ragioni di ogni parte e verificare con accuratezza e obiettività i fatti accaduti. Ma mi rendo conto che essendo lei la vice direttrice del giornale "Insieme" è comprensibile che cerca di difendere in ogni modo il suo “pane quotidiano”. E io sto qui per difendere il mio.
Mi accusa di aver detto solo falsità e calunnie, quindi dicendo ciò vuol negare che domenica scorsa don Silvio ha cacciato fuori dalla "Sua Chiesa" i fotografi professionisti di Angri davanti ad una platea di fedeli. Sta dicendo che la persona di cui si sta parlando è una fotografa professionista che lavora gratuitamente. Sta dicendo che le foto vengono consegnate gratuitamente e che in cambio di esse non vengono chiesti denari, al di là delle tariffe o come si vogliono chiamare “offerte libere e spontanee”.
A noi dell'AFPA non risulta questo, a noi risulta che la persona in questione fa tutt'altro lavoro e che per questo impegno prende regolarmente dei soldi senza rilasciare nessuna ricevuta o altro documento fiscale. Sta negando che proprio qualche mese fa abbiamo avuto un incontro alla Diocesi di Nocera Inferiore-Sarno con don Pier Catello Liccardi che ha presieduto l'incontro. Il religioso, con una disponibilità squisita, ci ha garantito che il problema sarebbe stato risolto a breve. Nel mentre, per tutelare me e tutta l’Associazione, ho studiato le Norme Pastorali redatte dalla Diocesi di Nocera Inferiore - Sarno, se le legga bene e mi faccia sapere dove è scritto quello che lei afferma o se io ho detto delle falsità.
Si è vero, ho chiesto proprio io un incontro con don Silvio il 2 maggio per mediare e far comprendere le ragioni dei fotografi professionisti, e cara vice direttrice Sig.na Antonietta Abete, la sua frase è proprio "azzeccata" non c'e peggior sordo di chi non vuol sentire, ma il tutto è riferito a Don Silvio che non ha voluto proprio ammettere ragioni, non c’è stato nulla da fare, le motivazioni dell’organizzazione sono nel suo modus operandi, quindi niente condivisioni o accoglienze di ragioni diverse. Mi ha detto che nella "SUA CHIESA" ha deciso di fare un percorso pastorale di non lucro, un pò contraddittorio visto che alla mia domanda: "Allora le foto-ricordo le consegnate gratuitamente e senza nessun compenso?" Mi è stato risposto: " EH no…tutto ciò non è possibile!" Dopo questo suo comportamento è stato doveroso da parte nostra rendere pubblica la vicenda per come siamo stati trattati. Quindi assolutamente non credo di aver detto nessuna falsità o di aver calunniato nessuno, ma semplicemente di aver ben esposto i fatti di quella domenica mattina.
Gentilissima sig.ra Abete le porto un esempio che può far capire al meglio le nostre ragioni:
é come se io mi mettessi a fare il dentista, operando sulla gente , però tutti i soldi che prendo le do in beneficenza. Tutto ciò, secondo lei, non va a discapito di chi lavora onestamente, paga le tasse e da sostegno alle proprie famiglie e a tutta la comunità?
A questo punto suggerisco a don Silvio di fare nella Sua Chiesa anche il fioraio e perché no, pure i servizi funebri, così con le offerte libere e spontanee, come voi le chiamate, potete svolgere tutte le missioni umanitarie che si vogliono.
Un'ultima precisazione: è dagli anni ‘40, da quando mio padre iniziò la professione di fotografo, che lavoriamo con fatica e sacrifici quotidianamente, con rispetto, educazione e professionalità e in tutti questi anni non siamo mai stati trattati ed umiliati in tal modo, volendo ricordare a tutti che la nostra e' una professione con la quale diamo pane ai nostri figli e sosteniamo l’economia del paese.
Detto ciò, voglio precisare che né io, né i miei colleghi, interverremo più su questa storia, che mi creda, a mio giudizio, ha solo uno sconfitto , Don Silvio. Lui avrebbe potuto raccogliere le nostre dimostranze in maniera diversa, senza cacciarci fuori dalla chiesa. Si sarebbe potuto trovare un accordo. Ma noi confidiamo che il Vescovo questa volta accolga la nostra richiesta d'incontro e concludo dicendole che sono proprio d'accordo con lei, cara sig.ra vice direttrice, che in natura, a parte la stupidità, che è congenita, nulla si inventa da un giorno all’altro.
AFPA
V.P. Paolo Novi
La risposta di don Silvio Longobardi alla polemica dei fotografi angresi
Nessun costo e nessuna tariffa, solo offerte libere destinate a sostenere progetti in Burkina Faso. La risposta di don Silvio Longobardi alle accuse infondate dell’Associazione Fotografi professionisti Angresi
È stato diffuso ieri un comunicato firmato dall’Associazione Fotografi Professionisti Angresi, contenente una serie di accuse infondate nei confronti di don Silvio Longobardi, parroco della Comunità santa Maria del Carmine, nonostante il sig. Paolo Novi, membro dell’associazione e autore dello stesso scritto, sia stato ricevuto dal parroco lo scorso 2 maggio 2014, nell’ufficio parrocchiale, e a lui siano state esaustivamente presentate le motivazioni e le scelte pastorali del sacerdote.
I fotografi sostengono di essere stati “cacciati fuori dalla parrocchia” mentre si celebravano le Prime comunioni, perché il parroco avrebbe deciso di favorire una fotografa sua “fiduciaria” la quale percepirebbero un compenso più alto rispetto a quello chiesto dai membri dell’associazione. Una prima calunnia.
Don Silvio Longobardi, da vent’anni impegnato in attività di sostegno alle famiglie e ai minori, qui nel nostro Agro (ha fondato la casa di accoglienza Maria Madre della Vita a sant’Egidio del Monte Albino e la Cittadella della carità in Angri) e nel mondo (in Burkina Faso e in Ucraina) ha scelto di adottare uno stile pastorale basato sulla liberalità, coinvolgendo fotografi che prestano gratuitamente la loro opera professionale. Non ci sono costi, non ci sono tariffe, ci sono semplicemente offerte. E ciascun fedele partecipa, nella misura in cui lo ritiene, alla vita e al sostentamento della comunità parrocchiale. Questo criterio vale per tutte le celebrazioni, compresa la prima Comunione. Alle famiglie non è stato chiesto e non sarà chiesto nulla, ciascuno ha dato o darà la sua offerta, liberamente. I fotografi che hanno dato la disponibilità a collaborare al servizio della comunità santa Maria del Carmine in Angri non riceveranno alcuna remunerazione per il lavoro svolto con competenza e professionalità. Le libere offerte della famiglie saranno destinate a progetti di carità che l’associazione Progetto Famiglia svolge in Burkina Faso.
Nel comunicato si accusa il sacerdote di avere una visione “proprietaria della Chiesa”. Il parroco è il primo responsabile della comunità ed ha il diritto di scegliere i collaboratori, e tali sono anche i fotografi, stando alle Norme pastorali recentemente pubblicate dal Vescovo. In merito alla scelta dei fotografi, non si tratta di una sola persona – come maliziosamente vuole far intendere il comunicato – ma di più persone, almeno tre fino a questo momento, che hanno dato la loro disponibilità a collaborare a titolo totalmente gratuito.
Il parroco non ha mai chiesto ai fotografi di uscire dalla Chiesa, ha chiesto la cortesia di non occupare lo spazio antistante l’altare per fare fotografie durante la celebrazione eucaristica. Sia prima che dopo la celebrazione, essi hanno potuto liberamente scattare foto. E anche durante la celebrazione, come tanti presenti possono testimoniare.
Per quanto riguarda l’accordo con la Curia, i fotografi e i fiorai sono stati ricevuti in Curia per presentare loro le nuove Norme pastorali. Non risulta che il parroco abbia ricevuto un esplicito e formale impedimento da parte del Vescovo a continuare nell’azione pastorale intrapresa.
Tutte queste cose, come ribadito sopra, sono state spiegate al sig. Paolo Novi in un incontro personale, da lui chiesto, avvenuto venerdì 2 maggio 2014 nell’ufficio parrocchiale. Evidentemente non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire se a distanza di pochi giorni viene firmato un comunicato pieno di bugie e inesattezze.
Ultima precisazione: c’è una storia ventennale di carità, scritta con fatica e sacrifici, che parla del nuovo parroco, al suo vocabolario appartengono parole come liberalità e gratuità e non gli epiteti che in maniera calunniosa gli sono stati messi in bocca. In natura, a parte la stupidità, che è congenita, nulla si inventa da un giorno all’altro.
Antonietta Abete
vicedirettore di Insieme
mensile della diocesi Nocera Inferiore - Sarno
Angri: la polemica tra i fotografi angresi e il Parroco della Parrocchia del Carmine
(Riceviamo e pubblichiamo) Date a Cesare quel che è di Cesare date a Dio quel che è di Dio...
Così l'AFPA (Associazione Fotografi Professionisti Angri) risponde all'atteggiamento del nuovo parroco della Parrocchia della Madonna del Carmine di Angri.
L'AFPA è un'associazione che da anni unisce i fotografi professionisti del paese con lo scopo di scambiare idee, condividere percorsi, prevenire dissapori e rivalità, ma anche una associazione che organizza eventi fotografici, concorsi e corsi di fotografia. Garantisce inoltre servizi professionali ai clienti durante tutte le funzioni religiose più caratteristiche come le Prime Comunioni e le Cresime.
Angri è stata una delle prime città ad adottare il turno di presenza con uno dei fotografi associati. Così c’è meno confusione e si riesce a rendere al meglio alle famiglie l’opera artistica che immortala un ricordo che è per sempre. Questa cosa è risultata apprezzata da tutti i parroci delle chiese di Angri: un modo per lavorare tutti serenamente e in armonia, con servizi a costo giusto per la clientela e con il massimo rispetto per le Istituzioni Religiose. Tanto è vero che il tutto è stato suggellato con un accordo , e quindi riconosciuto anche dalla diocesi di Nocera-Sarno, in uno degli ultimi incontri periodici avvenuto tra i fotografi professionisti e la Curia Vescovile, anche perché l'AFPA è l'unica associazione del comprensorio, che da anni garantisce serietà e professionalità. Ma veniamo al fatto: l'associazione sostiene che il nuovo Parroco della Madonna del Carmine Don Silvio, secondo una visione “proprietaria” della Chiesa, che invece dovrebbe essere patrimonio di tutti, ha deciso di far effettuare i servizi fotografici ad una persona da lui scelta, ovvero ad una fotografa non professionista e per giunta nemmeno di Angri. Questa ragazza fiduciaria di don Silvio, a lavoro svolto, percepirà una quota più alta di quella che normalmente i fotografi professionisti angresi chiedono. Un gran controsenso per un parroco che predica il non lucro, ma che a conti fatti si rende complice di comportamenti contraddittori . Insomma un regime di “monopolio” che offende il buon senso, genera concorrenza sleale, favorisce l'abusivismo, evadendo tasse e andando contro i criteri di legalità, il tutto a discapito del mondo dei professionisti fotografi e delle imprese. Inevitabilmente tutto ciò farà aumentare il costo finale per la clientela in quanto in questo modo si toglie il pane quotidiano a chi vive di un lavoro onesto e di passione artistica per la fotografia.
Un'ingiustizia che viene proprio da chi dovrebbe tutelare il valore dell’Amicizia, della Serenità, dell’Uguaglianza, da chi dovrebbe essere insomma un Padre per tutti!
Tuttavia i Fotografi Professionisti hanno deciso di manifestare pacificamente il loro disaccordo senza creare nessun disagio né agli eventi religiosi, né all’uomo di fede, con la speranza che la Santa Immagine della Vergine saprà illuminare il Pastore smarrito affinché trovi la giusta strada del buon senso e della convivenza sul territorio.
N.P. AFPA (Associazione Fotografi Professionisti Angri)
La risposta di don Silvio Longobardi alla polemica dei fotografi angresi (clicca qui)
Angri: conclusione della Missione dei Seminaristi, concerto di Giosy Cento
Il prossimo fine settimana si avvia a conclusione la Missione svolta dai seminaristi del Seminario Metropolitano “Giovanni Paolo II” di Pontecagnano nella città di Angri.
Sabato 10 maggio sono previste due grandi feste in piazza Annunziata: la prima coinvolgerà i bambini e ragazzi delle parrocchie a partire dalle ore 16.00, con giochi, canti e preghiere; la seconda è dedicata soprattutto ai giovani e agli adulti con il Concerto di don Giosy Cento a partire dalle ore 21.00.
Domenica 11 maggio alle ore 20.00, il Vescovo Giuseppe Giudice celebra la Santa Messa conclusiva nella parrocchia Santa Maria delle Grazie.
Angri:la verita' sul funerale celebrato in un'altra chiesa
(Riceviamo e Pubblichiamo) Non è facile inserire in un breve articolo tante inesattezze come quelle che troviamo nel pezzo pubblicato su "IlMattino". L’unica notizia esatta è il nome del parroco perché è stata facile trovarla sul web. Il resto è una storia tutta inventata. Non è vero che il parroco era in viaggio, si trovava in una casa di spiritualità per guidare un ritiro ad una comunità consacrata. Non è vero che la famiglia del defunto ha trovato la chiesa chiusa e ha dovuto attendere un’ora, non è vero che ha dovuto preoccuparsi di trovare il sacerdote per celebrare l’ufficio funebre. Non è vero che il sacerdote celebrante era don Giuseppe Pironti ma padre Giovanni Vicidomini. Di vero in questo articolo c’è solo il fango gratuitamente gettato sulla persona di don Silvio. Di vero c’è solo la scarsa professionalità di una collega che non si è preoccupata di andare alla fonte e che, di fatto, non cita alcuna fonte attendibile.
Per la cronaca: la celebrazione del funerale è avvenuta nella chiesa di santa Caterina perché ogni venerdì, anche il 25 aprile, la chiesa del Carmine in Angri resta aperta l’intera giornata per l’adorazione eucaristica. E ogni venerdì pomeriggio il parroco, sì proprio il vituperato don Silvio, accoglie nel suo ufficio, tutti coloro che hanno bisogno di confessarsi o di fare un colloquio spirituale. Vedere per credere.
Ultima nota: tra i tanti impegni, il vituperato parroco è direttore editoriale di questa rivista.
La redazione di Insieme
mensile di attualità e cultura della Diocesi di Nocera Inferiore - Sarno