Vediamo ora come potrebbe funzionare il servizio: le biciclette sarebbero posizionate all’interno di stazioni di distribuzione e bloccate tramite serrature meccaniche o magnetiche e messe a disposizione dei cittadini con regole chiare e precise.
Le stazioni verrebbero posizionate in luoghi strategici della città, vale a dire punti di interesse, luoghi non serviti dai mezzi di trasporto pubblici o zone interessate da intensa circolazione di traffico, come ad esempio nei pressi della Stazione Ferroviaria, dell’autostrada, del centro, ecc...
Le biciclette sarebbero ritirate grazie ad apposite chiavette o tessere elettroniche in possesso dei cittadini, usate per un certo tempo e alla fine del noleggio riposizionate nei punti di prelievo, oppure lasciate in una qualsiasi altra stazione di distribuzione.
Le bici usate per il bike sharing sono costruite in modo da scoraggiare i furti, anche perchè non hanno parti staccabili e sono dotate di un lucchetto che non consente la sosta fuori stallo.
Quante volte una bici sarebbe stata utile: chi, abitando in via dei Goti spesso è scoraggiato nel prendere un treno considerata la distanza, non avendo un’auto a disposizione, oppure per impossibilità a lasciare la macchina in sosta per tutto il giorno, oppure chi colto da una fretta improvvisa avrebbe voluto avere un modo veloce per raggiungere la sua destinazione, gli esempi per cui il bike sharing sarebbe stata la giusta soluzione sarebbero tanti così come le occasioni.
Il mio invito è rivolto, oltre ai lettori di letrescimmiette.info per considerazioni e approfondimenti, anche all’Amministrazione comunale nel prendere in considerazione un tale progetto, per il quale metto a disposizione idee e dettagli in forma completamente gratuita.