Se gli alberi e i sentieri potessero parlare racconterebbero un'infinità di storie. Non basterebbe una vita per ascoltare tutte le loro testimonianze sul millenario rapporto tra l'uomo e la montagna.
Gli escursionisti che frequentano i sentieri sono attirati da un senso di pace e di accoglienza, incontrandosi sui sentieri di montagna, tutti si salutano, anche se non si conoscono, si fanno amicizie, ci si dispone a migliori rapporti con gli altri.
La montagna fa conoscere la natura e la fa amare, ma ciò non basta per poter essere rispettata da tutti.
L'inciviltà urbana e i suoi figli purtroppo colpisce anche la montagna spogliando la natura di tanti suoi fiori ricoprendola in cambio di rifiuti.
Anche Angri e il Chianiello non sono immuni da pratiche inaccettabili e ingiustificabili. L'ultima offesa alla nostra montagna il 25 aprile 2012, festa per l'uomo ma non per la natura.
Piatti, bicchieri di plastica, tovagliolini, panini, olio, bottiglie, cicche, rappresentano la disinvoltura con cui l'uomo è capace di trasformare anche una semplice aiuola in un immondezzaio a cielo aperto ( evidentemente il verde sarà il colore preferito dai cafoni).
L'uomo del terzo millennio consapevole dell'evoluzione culturale e tecnologica che vive, mangia il panino e butta la carta a terra, beve a canna dalla bottiglia e poi la lascia per terra, si sente stanco nel cercare un cestino e si offende di tenere in mano ciò che non serve più, però ha lo smartphone di ultima generazione nel taschino, e solo il più costoso, e questo gli basta per sentirsi un grande!!!
Purtroppo di grande c'è solo l'ignoranza e la maleducazione.