Idee e Proposte (191)
Per chi ancora non se ne fosse accorto ad Angri come ogni anno bastano poche gocce d'acqua per allagare le strade e bloccare un intero paese, anche oggi per un piccolo temporale di pochi minuti la maggior parte delle strade come via Satriano, via Monte Taccaro, la zona 167 ecc... si sono trasformate in veri e propri fiumi con
Questione MCM. Un cittadino angrese scrive al sig. Russo: un gesto per entrare nella storia di Angri
Pubblichiamo una lettera scritta da un cittadino angrese su facebook ed indirizzata al sig. Russo.
Egregio sig. Antonino Russo.
Non è a Lei che devo ricordare quanto le ex industrie MCM hanno rappresentato sogni ed aspettative di tutti gli angresi. Non è a Lei che devo ricordare i politici e gli imprenditori che si sono succeduti e che hanno usato le ex-MCM come una merce di scambio qualunque. Non è a Lei che imputo le mancate promesse sul futuro di quell'area, promesse che affollano le campagne elettorali di tutti i candidati a Sindaco degli ultimi trenta anni. Non è a Lei che devo far notare quanto questa area possa essere utile ai cittadini angresi, per riacquistare spazio, dignità e orgoglio.
Mi rivolgo a Lei da cittadino perché, a differenza di chi mi governa, so ancora riconoscere chi è che comanda veramente in questo paese. E lo voglio dire senza filtri o giri di parole. Anche se non nascondo di essere deluso da tutti quelli chi in questi anni avrebbero dovuto rappresentarmi, e che invece hanno preferito difendere la propria tranquillità, piuttosto che gli interessi della collettività. Avremmo meritato capitani più coraggiosi. Ma ora il coraggio sono costretto a chiederlo a Lei.
Lei è una persona che dalla vita ha avuto tanto. Anche quando sembrava che il mondo le dovesse crollare attorno. Le riconosco forza, caparbietà e un arguto spirito di iniziativa, ma qui non voglio tessere le sue lodi. Mi risulterebbe difficile in effetti, dal momento che conosco anche le ombre che offuscano la sua storia imprenditoriale.
Ciò che le chiedo è di far cessare un conflitto in questo paese che dura da decenni. Un conflitto che non ha visto nel tempo scontrarsi l'imprenditore contro l'amministrazione comunale, ma che ha diviso un'intera comunità, intere famiglie e che non lascia respiro ad una città che ormai non sa più come vivere, in cosa sperare, né tanto meno che cosa vuole. Ho sempre pensato che il meglio delle persone viene fuori nei momenti difficili, nel pieno degli anni. Ebbene questo è il momento. La sua saggezza ormai dovrebbe essere arrivata al punto da farLe capire che dell'area delle ex-MCM Lei potrebbe benissimo farne anche a meno.
E' per questo che Le chiedo di riflettere su di un gesto che potrebbe farla rimanere nella storia di Angri e non solo. Quella storia che va ricordata con riconoscenza, e non con timore. Non credo che Lei non ci abbia mai pensato. Sono sicuro che lo ha già fatto. E sono convinto anche che non sarà questa lettera a convincerla della bontà dell'idea. Ma se anche Achille ebbe pietà di Ettore dopo averlo trascinato miseramente per l'intero campo di battaglia, oggi le chiedo da Padre un gesto di pietà nei confronti di questa terra che di miserie umane e lavorative ne ha già vissute troppe.
Con rinnovata stima,
un cittadino angrese
Ennesimo giorno senza autobus CSTP per strada. Mentre continua il blocco del trasporto pubblico in tutta la provincia di Salerno con i bus fermi nei depositi, il Comune di Salerno e la Provincia preparano le procedure per l'affidamento del servizio urbano ed extra urbano ai privati, passaggio che se andrà in porto slitterà comunque solo dopo la metà di agosto (FORSE) senza garanzie per le tratte che eventualmente saranno ripristinate, quindi il rischio che Angri sia tagliata sempre più fuori dal trasporto pubblico su ruota non è infondato.
Intanto tutto sembra passare nell'indifferenza più totale, utenti e associazioni dei consumatori completamente in silenzio, per non parlare delle amministrazioni pubbliche che al momento parlano poco e fanno ancora di meno.
Visto che come me, sono tantissimi gli angresi costretti a raggiungere località come Fisciano, Salerno, Napoli, ecc... perchè il comune di Angri non pensa ad una soluzione temporanea per alleviare le pene dei pendolari angresi?
Ad esempio potrebbe mettere a disposizione dei bus (presi da privati) per raggiungere almeno i maggiori luoghi.
Basterebbero 2 corse al mattino per Fisciano, Napoli e Salerno e 2 corse al pomeriggio (per il rientro) , oltre ad una navetta che consentirebbe a tanti di raggiungere la Stazione ferroviaria, lontana dal centro e da tante abitazioni, pensate ad anziani, ragazzi e a chi è senza auto dover arrivare quasi sulla nazionale partendo da via dei Goti.
Insomma volere è potere e se veramente si volesse fare qualcosa non credo che i tanti consulenti e dirigenti pubblici non siano in grado di formulare un piano di emergenza per il trasporto pubblico ad Angri.
Tutti a lamentarsi che la politica prosciuga le tasche dei cittadini ma pochissimi si recano a firmare il referendum contro gli sprechi della politica e della casta. Impossibile comprendere gli italiani (e gli angresi).
Per firmare in favore del referendum per abrogare gli stipendi d'oro dei Parlamentari basta recarsi presso l'ufficio elettorale del Comune di Angri a p.zza Crocifisso entro il 26 luglio 2012.
Alzi la mano chi sapeva che presso i Comuni è possibile firmare per un Referendum abrogativo parziale sulla legge per le indennità parlamentari (Art. 2 L. 31/10/1965, n. 1261). Ben pochi.
Si tratta di un referendum, si, l’ennesimo referendum che però ha un fine più che nobile: il taglio degli stipendi della casta politica. La raccolta firme si concluderà il 26 luglio 2012.
Cosa occorre fare? Nulla di più semplice: recarsi presso il proprio Comune ed andare a firmare. Provate però a domandarvi come mai questa notizia non è passata sui giornali e sui maggiori Media? Meditate gente, meditate.
Intanto, con qualsiasi mezzo, DIFFONDETE LA NOTIZA e andate a firmare!!!!!
Occorrono 500.000 firme altrimenti si perderà l’ennesima buona occasione.
IN COMUNE ad ANGRI, presso l'ufficio elettorale i MODULI DA FIRMARE.
ANDARCI è un dovere ... il tempo per una firma, 5 minuti!
Ieri ovunque si leggeva e si parlava delle polemiche che ci sarebbero state tra il parrocco di San Giovanni e alcuni membri del Comitato.
Possibile litigare per un ritardo?
Innanzitutto credo che alcune notizie siano sempre da prendere con le molle in quanto quello che di solito viene raccontato è sempre solo una parte di come poi effettivamente potrebbero essere andate le cose.
Sicuramente qualche incomprensione potrebbe esserci stata, dove e a chi non capita, anche nelle migliori famiglie spesso ci sono nervosismi e fraintendimenti, ad ogni modo sarebbe alquanto leggera la motivazione che per un semplice ritardo si possa arrivare a litigare.
In questi giorni di festa anche per chi è abituato a camminare a passo svelto sarà stato difficile muoversi tra una folla immensa come quella che il nostro santo Patrono è in grado di muovere.
Poi chissà come mai si finisce sempre a parlare delle solite cose, tutti a dire e a predicare che la festa religiosa deve venire prima di quella civile e poi ... alla fine si parla sempre di soldi.
Vivere per strada l'emozione che San Giovanni ancora oggi è in grado di donare è una fortuna, un coinvolgimento raro in un'epoca in cui valori e riferimenti sono ormai alla deriva. In un mondo dove anche i religiosi commettono errori gravi e il mondo civile ha perso qualsiasi attaccamento alle cose spirituali della vita quello di San Giovanni è un fenomeno da ammirare e semplicemente da incentivare augurandosi che continui ad essere lo stesso nei secoli.
Tornando alla questione della raccolta delle offerte sono anni che mi chiedo il perchè non si cerchi di mettere chiarezza su tanti dubbi che non fanno altro che alimentare polemiche e discussioni.
Come prima cosa perchè non rendere ufficiale e pubblico l'incasso della "peregrinatio"?
Perchè non essere trasparenti sulle spese sostenute?
Perchè non chiarire aspetti e scelte che spesso portano anche a polemiche inutili?
Ad esempio i commercianti di via Giudici si sono lamentati del fatto che una strada principale come la loro non sia stata oggetto delle luminarie. A questo punto mi viene da chiedere: ma le luci chi le paga? Il comune o il comitato con una parte delle offerte raccolte?
Se le luminarie fossero pagate con le offerte allora chi decide dove metterle o meno?
Perchè non rendere pubbliche le opere che grazie alle offerte donate a San Giovanni è possibile realizzare?
Scrivo a questo sito augurandomi che qualcuno possa dare gentili risposte e trarne opportune riflessioni, oltre a proporre un sondaggio sulla trasparenza dei bilanci per tutti.